Via libera dei leader del centrodestra a Luca Bernardo come candidato sindaco a Milano e Catello Maresca a Napoli. Dopo un lungo travaglio, quindi Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno sciolto le riserve su due delle città più importanti nella tornata delle prossime amministrative in programma tra fine settembre e inizio ottobre. Bernardo è pediatra al Fatebenefratelli, direttore di dipartimento, ma nella sua vita già in un’occasione si è impegnato in politica. Era il 2006 e si candidò alle comunali con la lista Letizia Moratti raccogliendo 200 voti e non venendo eletto. Il centrodestra ha trovato la formula per sostenere anche Maresca, magistrato antimafia per anni in prima linea nella lotta al clan dei Casalesi. Nelle scorse settimane, il pubblico ministero aveva a lungo rivendicato l’autonomia del suo progetto Per Napoli, augurandosi una convergenza di leghisti, forzisti e Fdi attorno al suo simbolo.
Chi è Bernardo, il pediatra anti-bullismo – Nato nel 1967, si è laureato in medicina alla Statale di Milano nel 1994, per poi specializzarsi in pediatria e neonatologia. Nel 2005 è diventato direttore della Pediatria all’ospedale Fatebenefratelli per poi essere nominato nel 2009 direttore di Dipartimento. Tra il 2012 e il 2016 è stato consigliere del ministro per le Politiche agricole in materia di Educazione alimentare per l’Expo 2015, mentre dal 2013 fa parte del Gruppo di approfondimento tecnico per il riordino del sistema sanitario regionale. Nel suo curriculum emerge soprattutto l’impegno sul fronte del bullismo, rivestendo anche vari ruoli come componente di commissioni del ministero dell’Istruzione. Il fratello Maurizio è stato presidente della commissione Finanze della Camera, dopo una lunga esperienza come assessore regionale con Roberto Formigoni, l’elezione con il Pdl in Parlamento per poi passare ad Alternativa popolare e al Pd.
Maresca, dai Casalesi alla politica – Napoletano, classe 1972, Maresca è entrato in magistratura nel 1999 e dall’ottobre 2007 è stato in servizio alla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano. Dopo 14 anni, negli scorsi mesi, è passato alla Procura generale di Napoli e nelle scorse settimane è entrato in aspettativa, visto il suo impegno in politica. Nel frattempo è stato anche docente di Diritto e legislazione antimafia all’Università di Napoli. Tra i maggiori successi nella sua lotta ai clan, si ricorda l’operazione che nel 2011 portò all’arresto di Michele Zagaria, boss dei Casalesi, e l’aver sostenuto l’accusato nel processo a Giuseppe Setola e i suoi uomini.