“Quando tutti avranno ricevuto questa offerta non ci sarà più alcuna giustificazione giuridica e politica per mantenere le misure”. Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, in un’intervista a Sueddeutsche Zeitung, preme sul governo affinché a fine agosto vengano rimosse tutte le restrizioni introdotte con la pandemia. Una proposta motivata alla tempistica delle vaccinazioni perché, entro la fine del prossimo mese, tutti i tedeschi avranno avuto – come da piani dell’esecutivo – la possibilità di ricevere il siero. In queste settimane si discute anche in Germania della legittimità delle restrizioni, e nei giorni scorsi il capo della cancelleria, Helge Braun, ha affermato che per i vaccinati non dovranno più valere misure di lockdown, nel caso di una quarta ondata di Covid in autunno. Al momento in Germania l’incidenza di Sars-Cov-2 è molto bassa (quella settimanale è di 4,9 nuovi casi su 100 mila abitanti) ma si guarda con apprensione all’aumento dei contagi in altri Paesi.
La proposta del ministro degli Esteri della Germania, Paese che ha sempre mantenuto una linea prudenziale nella gestione della pandemia e delle restrizioni, si contrappone alla scelta fatta dal governo di Boris Johnson che, anche se travolto da un’ondata di contagi causa variante Delta, ha deciso di rimuovere le misure nel Regno Unito per impedire la circolazione del virus dal prossimo 19 luglio. Una data entro la quale Londra si impegna a garantire la doppia dose di vaccino anti-Covid ai due terzi di tutta la popolazione adulta, con l’obiettivo di offrire almeno una prima dose al 100%.
Ha inoltre fissato la scadenza di settembre per arrivare a offrire alla totalità della popolazione adulta la possibilità di essere interamente vaccinata. Al centro del ragionamento di Johnson la convinzione che la ripartenza non sia più rinviabile, che bisogna cogliere l’occasione dell’estate (a scuole chiuse e senza altre infezioni respiratorie diffuse in giro) per cambiare registro mentre i vaccini s’impenneranno da subito. Senza attendere l’inverno, quando “il virus tornerà ad avere il vantaggio” della stagione fredda. In sostanza l’obiettivo diventa non solo quello previsto di mettere fine ai divieti ancora in vigore sui locali notturni o di allentare le limitazioni per cinema, teatri, concerti, eventi di massa; bensì di cancellare pure ogni direttiva vincolante. In tutto questo, però, il governo Tory è pronto a sfidare la prospettiva di arrivare a 100mila contagi al giorno per fine estate alimentati dalla nuova variante Delta dopo il ‘liberi tutti’, convinto che la riapertura non sia comunque più differibile e che la diffusione di massa dei vaccini nel Regno possa rappresentare “un muro di protezione” per limitare il numero di ricoveri e di morti. I casi, ha inoltre stimato Johnson, potranno salire a 50mila già entro il 19.