Sono una cinquantina i voli cancellati oggi in partenza all’aeroporto di Fiumicino. Per il momento i disagi sono contenuti e non ci sono file davanti ai banchi delle compagnie che hanno preavvisato dell’agitazione i passeggeri facendo scattare riprogrammazioni di voli e nuove prenotazioni sui primi collegamenti utili
È iniziato questa mattina lo sciopero generale di 24 ore di tutto il personale del trasporto aereo. A proclamare la protesta sono stati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo “a difesa dell’occupazione dei lavoratori di Alitalia e Air Italy, Blue Panorama, Air Dolomiti e Neos, ma anche Norwegian e di Ernest in liquidazione e delle low cost EasyJet, Ryanair/Malta Air, Wizz Air, Vueling e Volotea e di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti nel nostro Paese, come ad esempio Emirates, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore”, si legge nella nota divulgata dai sindacati. Sono già in corso presidi all’aeroporto di Fiumicino, Linate e nei principali scali del Paese.
Sono una cinquantina i voli cancellati oggi in partenza all’aeroporto di Fiumicino. Per il momento i disagi sono contenuti e non ci sono file davanti ai banchi delle compagnie che hanno preavvisato dell’agitazione i passeggeri facendo scattare riprogrammazioni di voli e nuove prenotazioni sui primi collegamenti utili. Davanti al terminal T3 partenze dello scalo romano è da poco scattato un presidio dei lavoratori mentre un’altra rappresentanza di lavoratori si è spostata con tre pullman da Fiumicino per partecipare ad un presidio organizzato davanti al ministero dei Trasporti, a Roma.
Come riferiscono le organizzazioni sindacali, il comparto aereo è “uno dei settori più colpiti dalla pandemia ma che non è stato considerato come una delle attività a cui prolungare il blocco dei licenziamenti, da mesi chiediamo una sede di confronto interministeriale permanente e l’istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali e procedendo rapidamente alla riforma del settore per garantire il riordino del sistema aeroportuale, il rispetto delle norme sul lavoro italiane ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo.” “Se non riceveremo risposte – concludono – saranno programmate ulteriori azioni per garantire un futuro ai lavoratori del trasporto aereo del nostro paese”.