di Dino Caudullo*
Con il decreto legge 73/2021 (Sostegni bis), in questi giorni in corso di conversione in legge in Parlamento, sono state introdotte misure per accelerare lo svolgimento anche delle procedure di reclutamento dei docenti, oltre che forme straordinarie di assunzione.
Per i concorsi ordinari a cattedre, il decreto prevede infatti, in sostituzione della o delle prove scritte attualmente previste, l’introduzione di una unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, cui seguirà la prova orale, la valutazione dei titoli e la formazione della graduatoria finale.
Le modifiche anche ai concorsi già banditi
Le modifiche riguarderanno anche i concorsi già pubblicati, i cui bandi verranno modificati, senza tuttavia riapertura dei termini per la presentazione delle domande o modifica dei requisiti di partecipazione. Una commissione nazionale sarà incaricata di redigere i quadri di riferimento per la valutazione della prova scritta, i programmi delle prove, i requisiti dei componenti delle commissioni cui spetta la valutazione della prova scritta e della prova orale, i titoli valutabili e il relativo punteggio.
Modifiche in corsa alle regole
In sostanza i bandi già pubblicati verranno in tutto o in parte stravolti, con buona pace di quanti avevano già iniziato la preparazione sulla base di un programma già noto e di un concorso già strutturato nelle sue modalità di svolgimento.
Utilizzo delle graduatorie fino ad esaurimento
In caso di incapienza dei posti destinati annualmente alle immissioni in ruolo, le assunzioni dei vincitori potranno essere disposte anche negli anni scolastici successivi, sino all’esaurimento delle relative graduatorie.
Chi non supera il concorso non potrà partecipare al successivo
Una disposizione che già fa parecchio discutere – e che probabilmente sarà rivista in sede di conversione – è quella che preclude ai candidati che non superano le prove della procedura concorsuale di presentare domanda di partecipazione alla procedura successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove.
Materie scientifiche e tecnologiche
Per le immissioni in ruolo relative all’a.s. 2021/22 per le materie scientifiche e tecnologiche (cosiddette Stem), in concorsi già banditi (senza riapertura dei termini per la presentazione delle istanze o la modifica dei requisiti di partecipazione alla procedura) si svolgeranno con un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, una prova orale e la formazione della graduatoria entro il 31 agosto 2021. Per le procedure che non dovessero concludersi entro il 31 luglio 2021, le relative graduatorie saranno utilizzate nel corso degli anni successivi con priorità rispetto alle graduatorie delle procedure ordinarie.
Procedura straordinaria
Il decreto prevede per il prossimo anno scolastico anche una procedura straordinaria di assunzioni tramite l’utilizzo delle graduatorie provinciali per le supplenze. Le Gps di prima fascia verranno utilizzate per le immissioni in ruolo solo per l’a.s. 2021/2022 sui posti vacanti e disponibili che residuano dopo le immissioni in ruolo ordinarie.
Requisiti per il reclutamento straordinario
Quali requisiti per il reclutamento tramite la procedura straordinaria, è richiesto che gli aspiranti:
– siano inclusi nella prima fascia delle Gps, o negli appositi elenchi aggiuntivi (ai quali possono iscriversi coloro che conseguono il titolo di abilitazione o di specializzazione entro il 31 luglio 2021);
– abbiano svolto su posto comune o di sostegno, entro l’anno scolastico 2020/2021, almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, negli ultimi dieci anni scolastici oltre quello in corso, nelle istituzioni scolastiche statali.
Si attendono modifiche in corsa
In questi giorni sono in discussione gli emendamenti al disegno di legge di conversione, e vedremo se saranno introdotte modifiche al decreto con l’ampliamento, ad esempio, dei possibili aspiranti al reclutamento straordinario da Gps.
*Avvocato amministrativista e giuslavorista, mi occupo prevalentemente di pubblico impiego e diritto scolastico da circa vent’anni. Sono presidente della Società Italiana di Diritto e Legislazione Scolastica, collaboro da anni con La Tecnica della Scuola, testata giornalistica specializzata in legislazione scolastica, e presto attività di assistenza e consulenza in favore di associazioni di categoria e sindacati del comparto scuola, università e del settore del pubblico impiego in generale.