Ci sentiamo al centro delle storia e così giustifichiamo le violenze
Ho fatto il militare a Cuneo, sono un uomo di mondo, direbbe Totò. Era il 1976 e alle elezioni il Partito Comunista andò vicino ad ottenere la maggioranza. Durante lo spoglio arrivò in camerata un soldato dai locali degli ufficiali e ci disse che stavano parlando di cose strane, tipo occupare le stazioni di radio e televisione. In passato si era parlato di colpo di Stato, senza che ce ne fosse bisogno (il PCI perdeva regolarmente le elezioni), ma l’impressione che ebbi fu di una preparazione al colpo di Stato militare. Un’impressione confermata, anni dopo, da un militare che assistette a simili manovre in quegli stessi giorni, in Friuli. Nel mio plotone facemmo un piano: avremmo passato per le armi gli ufficiali che ci avessero ordinato di tradire il giuramento di fedeltà allo Stato che avevamo appena fatto. Avevamo le armi, ci avevano persino insegnato ad usarle.
Dopo qualche anno la leva obbligatoria fu abolita. Nessuno mi toglie dalla testa che a qualcuno sia balenata l’idea che fosse necessario “selezionare” gli appartenenti alle forze armate. In modo da evitare di armare chi potesse contrastare certi disegni politici.
Magistratura e Forze dell’Ordine hanno combattuto, in seguito, il terrorismo rosso e nero, e la malavita organizzata, versando una lunga scia di sangue per difendere lo Stato. Ma ci sono stati anche molti episodi oscuri.
Conosco molte persone che sono entrate a far parte delle Forze dell’ordine. Non le ritengo capaci di fare quello che è stato fatto a Pinelli, a Cucchi, agli arrestati di Bolzaneto, e ai detenuti di Santa Maria Capua Vetere. Forse c’è qualcuno che seleziona chi è predisposto ad agire in un certo modo, per formare gruppi di picchiatori, da impiegare in casi estremi. Ma chi decide che i casi siano estremi?
La Magistratura dovrebbe intervenire, ma leggo di manovre oscure, di stampo massonico, per controllare le nomine ai vertici. L’impressione è che ci sia un filo nero che collega tutte queste “coincidenze”. I responsabili diretti della macelleria messicana perpetrata durante il G8 di Genova, 20 anni fa, sono stati condannati ma, se non sbaglio, i capi hanno fatto carriera. È normale che ci siano individui “deviati”, ma se non si arriva mai a correggere le deviazioni, allora è il sistema ad essere “deviato”. Ma poi… deviato rispetto a cosa?
Nel ventennio fascista gli italiani erano in gran parte d’accordo con il regime e ancora oggi la destra tende ad assumere posizioni riconducibili al modo di vedere fascista. Un modo che non è stato inventato dal fascismo: c’era anche prima ed è stato solo “sdoganato”, come fece Berlusconi quando disse che alle elezioni a sindaco di Roma del 1993 lui avrebbe votato per Gianfranco Fini, di Alleanza Nazionale. Quel Fini che girava nella Questura di Genova ai tempi della macelleria messicana, da vicepresidente del Consiglio.
Come ogni popolo, dimentichiamo presto la storia ma pensiamo di esserne al centro. Ci sentiamo superiori e questo giustifica le nostre violenze. Noi, gli italiani “bravi gente”, siamo stati i primi a usare i gas contro la popolazione civile, durante le guerre coloniali in Africa. La prima volta che sono stato in un paese arabo guardavo con sgomento le scritte per la strada. Per me erano arabo… Poi ho visto i numeri sulle porte delle case. Ah! almeno i numeri li scrivono come noi. Mi sono sorpreso a pensare. Lo so bene che siamo noi a scriverli come “loro”, ma il complesso di superiorità è talmente radicato da cancellare la storia.
Oggi la matematica è la lingua universale della scienza. Ma non poteva esserlo al tempo dei romani… quando non c’era neppure lo zero. Come scrivevano i numeri, i greci? Quando siamo passati dalla numerazione romana a quella araba? Fu un cambio di paradigma epocale, ma di solito non si insegna a scuola.
Attribuirsi qualità superiori aumenta l’autostima e, di pari passo, diminuisce la stima per chi è diverso da noi per idee politiche, scelte sessuali, colore della pelle, religione, cultura. E questa presunta superiorità autorizza la violenza verso chi non si sottomette alla nostra supremazia. Avviene tra i popoli ed avviene anche all’interno dei popoli. Konrad Lorenz, premio Nobel per aver fondato la moderna etologia, ha scritto un trattato sull’aggressività. Fa parte di noi, ma non è detto che si debba tollerare.
Intanto, pare che il 40% degli italiani, stando ai sondaggi, si riconosca in politici che si potrebbero definire di destra estrema. Se diventano maggioranza, e vincono le elezioni, e poi decidono di sospendere la democrazia, forti del mandato democratico ottenuto, che si dovrebbe fare per difendere la democrazia? Sarebbe lecito andare contro il responso delle urne? Con la violenza? O si dovrebbe accettare la decisione popolare? Dopotutto Hitler e Mussolini vinsero elezioni democratiche! Che farebbero i padri costituenti, quelli che fecero la Resistenza, in un caso del genere? Le prove di fascismo sono in corso, anche da noi. Basteranno nobili idee e raffinati discorsi a fermare chi si sente in diritto di opprimere i diversi, quelli che non si adeguano al comune sentire?
Sta succedendo molto vicino a noi, in Turchia, Egitto, Bielorussia, Ungheria, Libia, Giordania, ed è successo in Grecia, al tempo dei colonnelli. Succede nei paesi da cui fuggono i profughi di tutto il mondo. Siamo così sicuri che non possa accadere qui?
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La Redazione
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.
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Ferdinando Boero
Naturalista
Società - 8 Luglio 2021
Ci sentiamo al centro delle storia e così giustifichiamo le violenze
Ho fatto il militare a Cuneo, sono un uomo di mondo, direbbe Totò. Era il 1976 e alle elezioni il Partito Comunista andò vicino ad ottenere la maggioranza. Durante lo spoglio arrivò in camerata un soldato dai locali degli ufficiali e ci disse che stavano parlando di cose strane, tipo occupare le stazioni di radio e televisione. In passato si era parlato di colpo di Stato, senza che ce ne fosse bisogno (il PCI perdeva regolarmente le elezioni), ma l’impressione che ebbi fu di una preparazione al colpo di Stato militare. Un’impressione confermata, anni dopo, da un militare che assistette a simili manovre in quegli stessi giorni, in Friuli. Nel mio plotone facemmo un piano: avremmo passato per le armi gli ufficiali che ci avessero ordinato di tradire il giuramento di fedeltà allo Stato che avevamo appena fatto. Avevamo le armi, ci avevano persino insegnato ad usarle.
Dopo qualche anno la leva obbligatoria fu abolita. Nessuno mi toglie dalla testa che a qualcuno sia balenata l’idea che fosse necessario “selezionare” gli appartenenti alle forze armate. In modo da evitare di armare chi potesse contrastare certi disegni politici.
Magistratura e Forze dell’Ordine hanno combattuto, in seguito, il terrorismo rosso e nero, e la malavita organizzata, versando una lunga scia di sangue per difendere lo Stato. Ma ci sono stati anche molti episodi oscuri.
Conosco molte persone che sono entrate a far parte delle Forze dell’ordine. Non le ritengo capaci di fare quello che è stato fatto a Pinelli, a Cucchi, agli arrestati di Bolzaneto, e ai detenuti di Santa Maria Capua Vetere. Forse c’è qualcuno che seleziona chi è predisposto ad agire in un certo modo, per formare gruppi di picchiatori, da impiegare in casi estremi. Ma chi decide che i casi siano estremi?
La Magistratura dovrebbe intervenire, ma leggo di manovre oscure, di stampo massonico, per controllare le nomine ai vertici. L’impressione è che ci sia un filo nero che collega tutte queste “coincidenze”. I responsabili diretti della macelleria messicana perpetrata durante il G8 di Genova, 20 anni fa, sono stati condannati ma, se non sbaglio, i capi hanno fatto carriera. È normale che ci siano individui “deviati”, ma se non si arriva mai a correggere le deviazioni, allora è il sistema ad essere “deviato”. Ma poi… deviato rispetto a cosa?
Nel ventennio fascista gli italiani erano in gran parte d’accordo con il regime e ancora oggi la destra tende ad assumere posizioni riconducibili al modo di vedere fascista. Un modo che non è stato inventato dal fascismo: c’era anche prima ed è stato solo “sdoganato”, come fece Berlusconi quando disse che alle elezioni a sindaco di Roma del 1993 lui avrebbe votato per Gianfranco Fini, di Alleanza Nazionale. Quel Fini che girava nella Questura di Genova ai tempi della macelleria messicana, da vicepresidente del Consiglio.
Come ogni popolo, dimentichiamo presto la storia ma pensiamo di esserne al centro. Ci sentiamo superiori e questo giustifica le nostre violenze. Noi, gli italiani “bravi gente”, siamo stati i primi a usare i gas contro la popolazione civile, durante le guerre coloniali in Africa. La prima volta che sono stato in un paese arabo guardavo con sgomento le scritte per la strada. Per me erano arabo… Poi ho visto i numeri sulle porte delle case. Ah! almeno i numeri li scrivono come noi. Mi sono sorpreso a pensare. Lo so bene che siamo noi a scriverli come “loro”, ma il complesso di superiorità è talmente radicato da cancellare la storia.
Oggi la matematica è la lingua universale della scienza. Ma non poteva esserlo al tempo dei romani… quando non c’era neppure lo zero. Come scrivevano i numeri, i greci? Quando siamo passati dalla numerazione romana a quella araba? Fu un cambio di paradigma epocale, ma di solito non si insegna a scuola.
Attribuirsi qualità superiori aumenta l’autostima e, di pari passo, diminuisce la stima per chi è diverso da noi per idee politiche, scelte sessuali, colore della pelle, religione, cultura. E questa presunta superiorità autorizza la violenza verso chi non si sottomette alla nostra supremazia. Avviene tra i popoli ed avviene anche all’interno dei popoli. Konrad Lorenz, premio Nobel per aver fondato la moderna etologia, ha scritto un trattato sull’aggressività. Fa parte di noi, ma non è detto che si debba tollerare.
Intanto, pare che il 40% degli italiani, stando ai sondaggi, si riconosca in politici che si potrebbero definire di destra estrema. Se diventano maggioranza, e vincono le elezioni, e poi decidono di sospendere la democrazia, forti del mandato democratico ottenuto, che si dovrebbe fare per difendere la democrazia? Sarebbe lecito andare contro il responso delle urne? Con la violenza? O si dovrebbe accettare la decisione popolare? Dopotutto Hitler e Mussolini vinsero elezioni democratiche! Che farebbero i padri costituenti, quelli che fecero la Resistenza, in un caso del genere? Le prove di fascismo sono in corso, anche da noi. Basteranno nobili idee e raffinati discorsi a fermare chi si sente in diritto di opprimere i diversi, quelli che non si adeguano al comune sentire?
Sta succedendo molto vicino a noi, in Turchia, Egitto, Bielorussia, Ungheria, Libia, Giordania, ed è successo in Grecia, al tempo dei colonnelli. Succede nei paesi da cui fuggono i profughi di tutto il mondo. Siamo così sicuri che non possa accadere qui?
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"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.