Sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rappresentare le massime istituzioni italiane alla finale di calcio degli Europei tra Italia e Inghilterra a Wembley, domenica 11 luglio. La conferma, dopo le indiscrezioni di ieri, arriva direttamente dal Quirinale. La decisione è stata presa nelle ultime ore, dopo aver valutato le questioni sanitarie legate all’evolversi della pandemia: l’alternativa era che a volare a Londra fosse il premier Mario Draghi, perché la presenza di un rappresentante istituzionale non è mai stata messa in dubbio, nonostante le parole di Draghi sull’inopportunità di giocare la finale proprio in Inghilterra dove imperversano i contagi da variante Delta.
Tra i precedenti rimane indimenticabile la partecipazione di un altro presidente della Repubblica, Sandro Pertini, alla finale del Mundial spagnolo del 1982, con il suo storico “Non ci prendono più, non ci prendono più” sul 3 a 0, l’abbraccio al ct Enzo Bearzot e la partita a carte con Causio e Zoff sull’aereo da Madrid a Londra. A Berlino, nel 2006, a vivere la “notte magica” fu l’allora capo di Stato Giorgio Napolitano, che andò anche a salutare i giocatori all’ultimo allenamento per poi godersi la partita sugli spalti e alzare la coppa nella festa negli spogliatoi. Andò meno bene a Mario Monti, premier nel 2012, presente alla finale degli europei di Polonia-Ucraina in cui la Nazionale perse per 4-0 dalla Spagna (battuta invece quest’anno in semifinale).