A seguito dell'aumento dei contagi nella Penisola iberica, Clément Beaune, segretario di Stato francese agli Affari europei, ha chiesto ai concittadini di scegliere altri Paesi. In Spagna e Portogallo la curva pandemica sta peggiorando a causa della variante Delta
Un appello a tutti i francesi, perché evitino di trascorrere le vacanze in Spagna e Portogallo, dove avanzano i contagi fra i giovani e la variante Delta condiziona al rialzo la curva pandemica. Clément Beaune, segretario di Stato francese agli Affari europei, ha dunque sconsigliato di partire per la penisola iberica: “Quelli che non hanno ancora prenotato le vacanze – ha dichiarato ai microfoni di France2 – , evitate, evitiamo il Portogallo, la Spagna, tra le vostre destinazioni. Meglio restare in Francia o andare in altri Paesi”, ha detto, aggiungendo che alcuni Paesi hanno “troppo aperto le porte”, con l’obiettivo di beneficiare della stagione turistica. Beaune ha tenuto a trasmettere un “messaggio di prudenza”, in particolare, ai viaggiatori estivi. “In generale, la pandemia non è finita”, ha proseguito in un contesto in cui aumentano i timori, in particolare, legati alla variante Delta del coronavirus, che sta dilagando in particolare nel Regno Unito. Parlando sempre di Spagna e Portogallo, Beaune non ha escluso l’adozione di “misure rafforzate” nei confronti di questi due Paesi nei prossimi giorni se le contaminazioni dovessero continuare ad aumentare.
La situazione in Spagna – L’incidenza dei contagi di covid in Spagna è tornata al di sopra dei 250 casi registrati negli ultimi 14 giorni ogni 100mila abitanti, una situazione che colloca il Paese iberico di nuovo in fase di “rischio estremo secondo i parametri sanitari nazionali per quanto riguarda la trasmissibilità del coronavirus”, ha riferito il Ministero della Sanità. L’incidenza è particolarmente elevata tra gli under 30, principalmente non ancora vaccinati: nelle fasce d’età 20-29 anni e 12-19 anni è superiore di circa tre volte rispetto a quella nazionale. “Almeno per ora, l’impatto sugli ospedali è ridotto perché si tratta di persone giovani“, ha affermato in conferenza stampa la ministra della Sanità Carolina Darias. La ministra ha aggiunto che per frenare l’aumento dei contagi“, è necessario applicare strategie che permettano la “diagnosi precoce” dei casi, ad esempio attraverso screening di massa visto che spesso i nuovi contagiati sono giovani che non sviluppano o quasi sintomi. Una situazione a seguito della quale gli esperti del ministero della Salute spagnolo, l’equivalente del Cts italiano, hanno chiesto di “chiudere i locali notturni” in modo “urgente” per “mitigare l’aumento esponenziale dei casi che si sta verificando in Spagna”. Già a fine giugno le notizie sulla pandemia in Spagna avevano fatto il giro del mondo a seguito del focolaio scoppiato a Maiorca in hotel e a un concerto raggaeton, che ha portato al contagio di oltre 900 ragazzi e all’isolamento di più di tremila.
Cosa succede in Portogallo – Mentre il Paese affronta un’impennata dei contagi, la quota della variante Delta nei nuovi casi di coronavirus rilevati in Portogallo è aumentata fino a quasi il 90%, secondo quanto rilevato dall’Istituto nazionale di sanità pubblica (Insa). La frequenza relativa della variante ha raggiunto l’89,1% nella settimana che si è conclusa il 27 giugno, rispetto al 45,8% di tre settimane fa. Tra i paesi che affrontano una nuova ondata di contagi causata dalla variante Delta, in particolare in Europa, il Portogallo ha visto il numero di nuovi casi giornalieri superare i duemila. Questa cifra potrebbe raddoppiare entro la metà di luglio, ha avvertito la ministra della Salute Marta Temido. Per arginare i contagi, il governo ha deciso la scorsa settimana di reimporre il coprifuoco notturno nei 45 comuni più colpiti, tra cui la capitale Lisbona e Porto, la seconda città più grande del Paese. Interpellata su un possibile inasprimento delle restrizioni sanitarie, Temido ha dichiarato di non poter “escludere alcun provvedimento”. Tuttavia, ha affermato, il governo difficilmente potrà stabilire nuove restrizioni senza dichiarare nuovamente lo stato di emergenza e, per farlo, avrà bisogno del sostegno del Presidente della Repubblica, il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa, che si è già dimostrato sfavorevole.