La sera dell’8 luglio 2021, cinque candidati si contenderanno il 75esimo Premio Strega. Sono: Andrea Bajani – Il Libro della case (Feltrinelli); Edith Bruck – Il pane perduto (La Nave di Teseo); Giulia Caminito – L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani); Donatella Di Pietrantonio – Borgo Sud (Einaudi); Emanuele Trevi – Due vite (Neri Pozza). Cinquina apparentemente minore, meno “carica” di romanzi popolari e di nomi pesanti rispetto alle ultime edizioni, in realtà il quintetto finalista è un affascinante e tumultuoso florilegio di voci e sensibilità letterarie. Gara complessa da leggere e valutare se non di fronte alla storica lavagna compilata a gessetto di giovedì a Villa Giulia, scrutinio dopo scrutinio. Trevi parte favorito, ma Bruck e Di Pietrantonio non gli sono lontane. Alcune curiosità: La Nave di Teseo nata nel 2015 è alla sua quarta finale su sei (di cui una vinta l’anno scorso con Il Colibrì di Sandro Veronesi); Neri Pozza si riaffaccia in finale con un autore uomo come non accadeva dal 1957 con Carlo Laurenzi (negli ultimi anni Neri Pozza ha candidato solo autrici, Wanda Marasco e Sandra Petrignani, in finale); Mondadori salta per la prima volta la cinquina dal 2013 ma con le sue 23 vittorie potrebbe essere avvicinata solo da Einaudi (15) e Bompiani (10). Di seguito una breve scheda critica di ogni libro, le probabilità di vittoria e tre domande identiche poste dal FQMagazine ad ogni autore.