Generation Equality Forum, non può esserci un futuro migliore senza giustizia di genere
di Simona Lanzoni e Martina Daelli
Quaranta miliardi di dollari per sostenere gli sforzi verso l’avanzamento della parità di genere nel mondo nei prossimi cinque anni! È questa la promessa fatta da diversi governi, agenzie internazionali, imprese e fondazioni filantropiche al Generation Equality Forum, un grande evento internazionale sulle donne e i loro diritti che si è chiuso a Parigi questo 2 luglio. L’ultima conferenza mondiale sulle donne, che aveva adottato la dichiarazione e la piattaforma d’azione di Pechino con le priorità per raggiungere le pari opportunità, si era tenuta 26 anni fa. Ma dal 1995 ad oggi troppo poco è cambiato per le donne in tutto il mondo ed è tempo di passare dalla retorica ai fatti!
Malgrado gli impegni pubblici, infatti, l’attuazione delle leggi, delle politiche e dei programmi per l’avanzamento della parità sono stati poco finanziati e troppo lenti nel generare il cambiamento atteso. Ad oggi, più di 2,1 miliardi di donne e ragazze vivono in paesi che non raggiungeranno alcun obiettivo strategico che conduce alla parità entro il 2030. E nessuna donna o ragazza vive in un paese che li raggiungerà tutti! Secondo le stime di Undp190 milionidi donnein questi ultimi 25 anni non hanno avuto la possibilità di usare alcun metodo contraccettivo per evitare gravidanze indesiderate e il 19% delle ragazze nel mondo si sposa prima dei 18 anni non per scelta.
Infine, il Covid-19 ha peggiorato ulteriormente ogni aspetto della vita delle donne, delle ragazze e delle bambine. Le donne sono la maggioranza degli operatori sanitari in prima linea e nei lavori di cura. La violenza in ambito familiare ha subito un’impennata, così come la povertà femminile e la precarizzazione del lavoro. Il World Economic Forumstima che 47 milioni di donne in più saranno in povertà estrema a causa della pandemia.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha rilevato che la disoccupazione femminile è aumentata di 9 milioni nel 2020 rispetto al 2019 e si prevede che aumenterà di altri 2 milioni nel 2021. Il quadro per gli uomini è diverso – si prevede che soffriranno di un calo di disoccupazione nel 2021.
Le risposte dei governi sono state insufficienti davanti alla pandemia e proseguono nella loro inadeguatezza. Lo vediamo anche nelle misure del Pnrr italiano ed europeo: sono troppo poche le risorse dedicate alla protezione sociale, al mercato del lavoro e alle politiche fiscali che hanno una ricaduta sulla parità di genere. Risorse che se aumentate permetterebbero di riequilibrare lo sbilanciamento ulteriore creato dal Covid-19.
Il Piano di accelerazione globale per l’uguaglianza di genere, redatto dal Forum, specifica gli ambiti individuati come prioritari su cui il movimento delle donne, i governi, le imprese e le realtà filantropiche si sono impegnate a convergere nei prossimi cinque anni per prevenire e contrastare la violenza di genere, promuovere l’empowerment economico, sviluppare politiche femministe sul cambiamento climatico, migliorare la salute delle donne, compresa la salute e i diritti sessuali e riproduttivi. Includere le donne in ambito tecnologico e dell’innovazione nonché riconoscere loro la dovuta capacità e leadership, inclusa anche nell’azione umanitaria e nella mediazione nei processi di pace in zone di conflitto.
I soldi e gli impegni presi al Generation Equality Forum saranno veramente utilizzati per promuovere e velocizzare la parità di genere in tutto il mondo? I movimenti delle donne chiedono che i fondi stanziati siano destinati direttamente alle donne e alle loro organizzazioni, che restano tutt’oggi escluse e sotto attacco da parte di forze sociali e politiche reazionarie molto ben finanziate. Se le donne non saranno finanziate e coinvolte in prima linea difficilmente si riuscirà a raggiungere la parità di genere!
Il Forum ha visto partecipare 50mila persone collegate online. Donne e ragazze da tutto il mondo si sono scambiate esperienze e hanno discusso delle sfide e dei loro progetti futuri per la difesa dei diritti umani e del pianeta. Grande diversità e grandi temi trattati da più punti di vista e in interconnessione con altre discriminazioni. Una e mille visioni di un cambiamento sociale inclusivo e partecipato! Anche le giovani hanno fatto il loro manifesto, il Young Feminist Manifesto, per rivendicare il loro diritto a co-guidare le politiche del futuro, con un forte approccio intersezionale e a guida femminista.
Era dalla Conferenza di Pechino del 1995 che non si svolgeva un evento internazionale sui diritti delle donne di questa portata, che ha ribadito oggi come allora che i diritti delle donne sono diritti umani e non può esserci un futuro migliore per l’umanità e il pianeta senza giustizia di genere.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
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Simona Lanzoni
Vice presidente di Fondazione Pangea Onlus
Diritti - 9 Luglio 2021
Generation Equality Forum, non può esserci un futuro migliore senza giustizia di genere
di Simona Lanzoni e Martina Daelli
Quaranta miliardi di dollari per sostenere gli sforzi verso l’avanzamento della parità di genere nel mondo nei prossimi cinque anni! È questa la promessa fatta da diversi governi, agenzie internazionali, imprese e fondazioni filantropiche al Generation Equality Forum, un grande evento internazionale sulle donne e i loro diritti che si è chiuso a Parigi questo 2 luglio. L’ultima conferenza mondiale sulle donne, che aveva adottato la dichiarazione e la piattaforma d’azione di Pechino con le priorità per raggiungere le pari opportunità, si era tenuta 26 anni fa. Ma dal 1995 ad oggi troppo poco è cambiato per le donne in tutto il mondo ed è tempo di passare dalla retorica ai fatti!
Malgrado gli impegni pubblici, infatti, l’attuazione delle leggi, delle politiche e dei programmi per l’avanzamento della parità sono stati poco finanziati e troppo lenti nel generare il cambiamento atteso. Ad oggi, più di 2,1 miliardi di donne e ragazze vivono in paesi che non raggiungeranno alcun obiettivo strategico che conduce alla parità entro il 2030. E nessuna donna o ragazza vive in un paese che li raggiungerà tutti! Secondo le stime di Undp 190 milioni di donne in questi ultimi 25 anni non hanno avuto la possibilità di usare alcun metodo contraccettivo per evitare gravidanze indesiderate e il 19% delle ragazze nel mondo si sposa prima dei 18 anni non per scelta.
Infine, il Covid-19 ha peggiorato ulteriormente ogni aspetto della vita delle donne, delle ragazze e delle bambine. Le donne sono la maggioranza degli operatori sanitari in prima linea e nei lavori di cura. La violenza in ambito familiare ha subito un’impennata, così come la povertà femminile e la precarizzazione del lavoro. Il World Economic Forum stima che 47 milioni di donne in più saranno in povertà estrema a causa della pandemia.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha rilevato che la disoccupazione femminile è aumentata di 9 milioni nel 2020 rispetto al 2019 e si prevede che aumenterà di altri 2 milioni nel 2021. Il quadro per gli uomini è diverso – si prevede che soffriranno di un calo di disoccupazione nel 2021.
Le risposte dei governi sono state insufficienti davanti alla pandemia e proseguono nella loro inadeguatezza. Lo vediamo anche nelle misure del Pnrr italiano ed europeo: sono troppo poche le risorse dedicate alla protezione sociale, al mercato del lavoro e alle politiche fiscali che hanno una ricaduta sulla parità di genere. Risorse che se aumentate permetterebbero di riequilibrare lo sbilanciamento ulteriore creato dal Covid-19.
Il Piano di accelerazione globale per l’uguaglianza di genere, redatto dal Forum, specifica gli ambiti individuati come prioritari su cui il movimento delle donne, i governi, le imprese e le realtà filantropiche si sono impegnate a convergere nei prossimi cinque anni per prevenire e contrastare la violenza di genere, promuovere l’empowerment economico, sviluppare politiche femministe sul cambiamento climatico, migliorare la salute delle donne, compresa la salute e i diritti sessuali e riproduttivi. Includere le donne in ambito tecnologico e dell’innovazione nonché riconoscere loro la dovuta capacità e leadership, inclusa anche nell’azione umanitaria e nella mediazione nei processi di pace in zone di conflitto.
I soldi e gli impegni presi al Generation Equality Forum saranno veramente utilizzati per promuovere e velocizzare la parità di genere in tutto il mondo? I movimenti delle donne chiedono che i fondi stanziati siano destinati direttamente alle donne e alle loro organizzazioni, che restano tutt’oggi escluse e sotto attacco da parte di forze sociali e politiche reazionarie molto ben finanziate. Se le donne non saranno finanziate e coinvolte in prima linea difficilmente si riuscirà a raggiungere la parità di genere!
Il Forum ha visto partecipare 50mila persone collegate online. Donne e ragazze da tutto il mondo si sono scambiate esperienze e hanno discusso delle sfide e dei loro progetti futuri per la difesa dei diritti umani e del pianeta. Grande diversità e grandi temi trattati da più punti di vista e in interconnessione con altre discriminazioni. Una e mille visioni di un cambiamento sociale inclusivo e partecipato! Anche le giovani hanno fatto il loro manifesto, il Young Feminist Manifesto, per rivendicare il loro diritto a co-guidare le politiche del futuro, con un forte approccio intersezionale e a guida femminista.
Era dalla Conferenza di Pechino del 1995 che non si svolgeva un evento internazionale sui diritti delle donne di questa portata, che ha ribadito oggi come allora che i diritti delle donne sono diritti umani e non può esserci un futuro migliore per l’umanità e il pianeta senza giustizia di genere.
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Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".