Un turista di 49 anni di Bergamo si è ferito alla testa tuffandosi dalla vietata Grotta della Poesia, nell’area archeologica di Roca, marina di Melendugno, considerata tra le dieci piscine naturali più belle al mondo. Nell’area tutelata da anni vige un divieto della Capitaneria di Porto di Otranto, legato alla elevata pericolosità geomorfologica del sito e perché è tra le zone più fragili della costa salentina. Un divieto che negli anni passati è stato spesso disatteso dai numerosi bagnanti che ogni estate si riversano nell’area. L’uomo, nel tuffo, ha riportato una piccola ferita lacero-contusa alla testa. E’ stato soccorso prima dagli operatori dell’associazione Vivarch a cui il Comune ha affidato la gestione dell’area per tre anni, e poi con l’intervento dei sanitari del 118, che lo hanno medicato sul posto. Secondo Repubblica Bari gli è stato consigliato il ricovero in ospedale per accertamenti, ma lui ha rifiutato per evitare la sanzione dovuta alla violazione del divieto di balneazione. Da due anni si può accedere all’area dove sorge la Grotta della Poesia solo attraverso un apposito varco e pagando il biglietto per la visita guidata.
Cronaca
Si tuffa dalla Grotta della Poesia e si fa male alla testa, ma rifiuta il ricovero per evitare la multa per aver violato il divieto di balneazione
- 12:14 - Manovra: Gasparri, 'votiamo fiducia a Governo esempio di stabilità e serietà'
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Con convinzione e con orgoglio votiamo a favore di questa manovra, a favore del Governo Meloni di centrodestra, votiamo la fiducia ad un Governo che è un esempio di stabilità, di serietà, invidiato in Italia e nel mondo". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal Governo sulla legge di Bilancio.
- 12:11 - Mo: 5 persone arrestate fuori casa di Netanyahu, manifestavano per rilascio ostaggi
Tel Aviv, 28 dic. (Adnkronos) - Cinque manifestanti che protestavano per il rilascio degli ostaggi sono stati arrestati fuori dalla casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Circa 20 persone si erano radunate fuori dalla residenza del premier stamattina presto - ha riferito Channel 12 - gridando con gli altoparlanti che gli ostaggi stanno soffrendo nei tunnel di Hamas in inverno, "al freddo, torturati e malati", mentre Netanyahu è rintanato nella sua casa protetta.
I manifestanti hanno anche gridato che la moglie del premier era sotto inchiesta da parte della polizia e che suo figlio stava evitando il servizio di riserva in tempo di guerra perché vive a Miami. "Tutto si sta chiudendo su di voi. Noi, il popolo, non dimenticheremo e non perdoneremo", hanno urlato, suonando tamburi e altri strumenti.
Dopo circa 20 minuti si sono dispersi e, mentre se ne andavano, molti di loro sono stati fermati dalla polizia e trattenuti per essere interrogati in una vicina stazione di polizia. Le forze dell'ordine hanno dichiarato che sono stati arrestati per aver violato le restrizioni relative al rumore.
- 12:08 - Manovra: Gasparri, 'caro Manfredi chiedi scusa e non pubblicare veline'
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Faccio gli auguri al nuovo presidente dell'Anci: appena Manfredi si abituerà al nuovo ruolo scoprirà che non è stato applicato il turn over agli Enti locali. Caro Manfredi, chiedi scusa e non pubblicare le veline che ti scrivono i funzionari di partito sul giornale di riferimento". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gaspari, nella dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal Governo sulla legge di Bilancio.
- 12:04 - Manovra: Martella (Pd),'ignorati i bisogni reali di famiglie e imprese'
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Con l’approvazione della legge di bilancio, il Governo Meloni conferma ancora una volta una visione miope e inadeguata, che non affronta i problemi reali del Paese e non sostiene la crescita. Questa manovra è fatta solo di tagli: alla sanità, alla scuola, ai comuni, ai servizi pubblici locali. È una legge che ignora completamente le priorità delle famiglie e delle aziende, come la sicurezza del lavoro, il sostegno al reddito, la riduzione dei costi energetici e la tutela dell’ambiente". Lo dice il senatore Andrea Martella, segretario del Pd in Veneto.
“Le critiche – prosegue Martella - poggiano su dati concreti. Il Fondo sanitario nazionale, in rapporto al PIL, scende al 6,05%, il livello più basso degli ultimi quindici anni e tra i più bassi in Europa. In Veneto, questo significherà ulteriori difficoltà per un sistema sanitario già sotto pressione, con liste d’attesa che non diminuiscono e una fuga preoccupante di personale medico e infermieristico. Anche sul fronte scolastico la situazione è drammatica: la legge di bilancio prevede la cancellazione di oltre 7.800 posti tra docenti e personale amministrativo. E i tagli agli enti locali, quasi 8 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, si tradurranno in meno servizi per i cittadini, meno trasporto pubblico, meno sostegno alle famiglie in difficoltà. Questo mentre i veneti continuano a indicare lavoro, sanità e sicurezza come priorità assolute, come emerge chiaramente da una recente indagine del Centro Studi per il Veneto della Uil".
"L’indagine evidenzia che il lavoro è al primo posto tra le preoccupazioni dei cittadini veneti (30%), seguito dalla sanità (26,7%) e dalla sicurezza (15,4%). Tra i giovani (18-39 anni), il lavoro è ancora più centrale (34,7%), mentre per gli over 60 la sanità è la priorità per metà del campione (48%). A queste esigenze - conclude Martella - il Governo non offre alcuna risposta. Questa manovra non solo ignora le vere priorità delle famiglie e delle imprese, ma non affronta nemmeno le disuguaglianze crescenti e la povertà diffusa, che ormai colpiscono anche le aree più produttive del Paese. Il Partito Democratico continuerà a battersi perché la politica nazionale e regionale torni a mettere al centro i bisogni delle persone, con proposte concrete per un futuro più giusto e sostenibile".
- 12:03 - Mo: Idf pubblica filmato tunnel Hezbollah demolito in Libano
Tel Aviv, 28 dic. (Adnkronos) - Le Idf hanno pubblicato il filmato di un tunnel della forza d'élite Radwan di Hezbollah, recentemente scoperto e demolito nel Libano meridionale. Secondo l'esercito israeliano, il passaggio sotterraneo lungo 100 metri veniva utilizzato da Hezbollah per immagazzinare numerose armi, apparecchiature di sorveglianza e altri equipaggiamenti militari.
Il tunnel conduceva anche a un centro di comando di Hezbollah, dove le Idf affermano di aver trovato lanciarazzi utilizzati in precedenti attacchi contro Israele, insieme a numerosi ordigni esplosivi.
- 12:03 - Manovra: scintille in aula al Senato, Renzi 'camerata La Russa rispetti opposizioni'/Rpt
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - Botta e risposta teso in aula tra Matteo Renzi e Ignazio La Russa durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia sulla legge di bilancio. Tutto comincia con la richiesta del leader Iv al presidente del Senato di far rispettare il silenzio in aula durante l'intervento. La Russa ribatte che il rumorio di sottofondo è nella norma e chiede a Renzi di evitare di dare lezioni. A quel punto Renzi sbotta: "Lei, camerata La Russa, deve abituarsi a rispettare le **opposizioni** in questa aula". Replica il presidente del Senato: "E lei deve abituarsi ad avere la cortesia di non sfuggire la verità". Controribatte Renzi alludendo all'epiteto 'camerata': "Pensavo di averle fatto un complimento". E aggiunge sul rumore in aula: "Il presidente non avverte i rumori, è tipico dell'età che avanza...".
- 12:00 - Manovra: Magi, 'promesse Meloni e Salvini si sono scontrate con realtà'
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "La terza finanziaria del governo Meloni è un flop: la prima era sostanzialmente ereditata dal governo Draghi, nelle altre due non c’è niente rispetto alle mirabolanti promesse elettorali che tutti i partiti della maggioranza avevano fatto. Nessuno stimolo allo sviluppo alle imprese, alla competitività, alla crescita”. Lo ha detto a Omnibus Riccardo Magi, segretario di +Europa.
“Quello che manca è una visione: sul taglio del cuneo fiscale per esempio, è una misura importante ma in questo modo si rende strutturale il fatto che il sostegno ai bassi salari si faccia con la spesa pubblica. Noi pensiamo invece che servirebbero degli stimoli e degli incentivi alle imprese per i rinnovi contrattuali. Rispetto alle politiche di bilancio che avevano assicurato Meloni e Salvini agli elettori italiani non c’è nessuna traccia: nulla per quanto riguarda le pensioni, nulla sulle accise sui carburanti e la lista che si può fare sarebbe lunghissima. Meloni all’opposizione faceva delle reprimende da grande mattatrice parlamentare contro i governi Conte e contro il governo Draghi su come portavano in Aula la legge di bilancio, diceva che il Parlamento era morto. Ora possiamo dire che lei ha inchiodato il coperchio della bara del Parlamento”.