Solo nel 1966 i calciatori di sua maestà sono arrivati fino in fondo, ma erano i mondiali (quelli vinti in casa con il famoso gol fantasma). Per il resto le selezioni inglesi, pur fortissime, non hanno mai sfondato
Zero. Né con Jack e Bobby Charlton, né con Gazza e Shearer, né con Beckham, Gerrard e Lampard. L’Inghilterra in una finale degli Europei di calcio non c’era mai arrivata: pur avendo squadre di tutto rispetto, spesso fortissime. Non che la nazionale inglese di calcio abbia gran confidenza con le finali in generale: ne ha giocata una sola, quella vinta in casa nei Mondiali 1966, ma la tradizione agli Europei, prima di quest’ultimo torneo s’intende, era decisamente negativa. Solo due volte in semifinale. Quattro volte oltre i gironi. Semifinale raggiunta alla prima partecipazione, nel 1968, con una squadra veramente fortissima da Bobby Moore ai fratelli Charlton ad Hurst che però si fermò contro la Jugoslavia per poi vincere la finale terzo e quarto posto.
Non qualificata alle edizioni del ’72 e del ’76, la nazionale guidata da Ron Greenwood esce al primo turno agli europei del 1980, e rimedia una pessima figura nel 1988 quando Lineker e compagni riescono a perdere tutte le partite del girone. Deludente anche l’europeo del 1992, con la nazionale guidata da Graham Taylor che esce dopo due pareggi a reti bianche e una sconfitta contro la Svezia. Avrebbe dovuto essere l’Europeo del riscatto quello del 1996, anche grazie a una rosa eccellente con dentro Alan Shearer, tra i migliori centravanti al mondo, affiancato da Teddy Sheringham, con un centrocampo fortissimo composto da Paul Ince, Darren Anderton, Jamie Redknapp e Paul McManaman e soprattutto con Paul Gascoigne in forma smagliante, agevolata dal fatto che si gioca proprio in Inghilterra. E infatti già il girone conferma che le ambizioni della squadra di Terry Venables sono assolutamente fondate, nonostante l’intoppo all’esordio con un pareggio contro la Svizzera di Turkylmaz.
Perché dopo la Svizzera c’è la gara con la Scozia. La rivalità tra Inghilterra e Scozia è nota, in Scozia poi ci gioca Gascoigne, nei Rangers di Glasgow, e il sempre sobrio Gazza ha avuto modo di farsi “apprezzare”, naturalmente al contrario, dai rivali del Celtic per averli sfottuti sulla loro fede cattolica. Insomma, Gazza non è molto amato dai rivali, o almeno da una buona metà e in quel momento neppure dai suoi tifosi per le voci che corrono su quello che lui e i compagni hanno combinato durante una tournèe pre torneo a Hong Kong. Voci che raccontano di una particolare tecnica bevitoria: la “sedia del dentista” in sostanza una “coreografia” che unisce copiosa ingestione di alcol e spettacolini hot con ragazze locali.
Nella sfida contro la Scozia gli inglesi vanno avanti con Shearer, ma l’arbitro dopo alcuni minuti fischia rigore per la Scozia: Gary McAllister spara una bomba che però David Seaman respinge. Sul capovolgimento di fronte Anderton lancia Gascoigne che scavalca, senza neppure guardarlo, il suo marcatore con un pallonetto sparando in porta al volo il pallone che si abbassa. È il 2 a 0 ed è un capolavoro, e Gazza non può metterci del suo pure nei festeggiamenti: si stende sul prato mentre i compagni gli spruzzano acqua in bocca dalle borracce…ecco replicata, naturalmente con le dovute differenze tra un night e un campo di calcio, la sedia del dentista. Nella gara successiva, con un 4 a 1 rifilato all’Olanda, gli inglesi dicono chiaramente che vogliono prendersi quell’Europeo, ma ai quarti la partita contro la Spagna è brutta, finisce 0 a 0 e solo i rigori portano Gazza e compagni in semifinale. Anche qui, contro la Germania si finisce ai rigori dopo l’uno a uno nei tempi regolamentari: la Germania ne segna sei di fila, l’Inghilterra cinque. A sbagliare l’ultimo tiro dal dischetto, a Wembley, nella porta dove Kane ha infilato la ribattuta del rigore che aveva appena sbagliato…l’attuale allenatore dell’Inghilterra, Gareth Southgate.
Fuori al primo turno nel 2000 in Belgio l’Inghilterra e stop ai quarti di finale nel 2004, con una squadra con dentro Rooney, Gerrard, Lampard, Scholes, Beckham, Owen…in pratica una gioielleria. Fatali contro il Portogallo ancora i rigori. Clamorosa l’assenza a Euro 2008, con la squadra guidata da McLaren scavalcata da Russia e Croazia per l’edizione in Austria e Svizzera. Sarà proprio l’Italia poi indigesta all’Inghilterra nel 2012, ai quarti, ancora una volta ai calci di rigore. Fuori incredibilmente agli ottavi nel 2016 gli inglesi sconfitti dall’Islanda. Oggi per la prima volta in finale di un campionato europeo…dopo essere usciti dall’Europa.