Quando è troppo è troppo. Ieri persino Confindustria Firenze ha preso le distanze dalla Gkn driveline di Campi Bisenzio, azienda della multinazionale di componentistica auto controllata dal fondo inglese Melrose, che ha licenziato via e-mail 422 lavoratori. “Preso atto della procedura di licenziamento collettivo aperta in totale autonomia da Gkn”, Confindustria Firenze ha aggiunto di “non aver avuto alcuna informazione” e che “prende le distanze” dalle modalità con cui si è proceduto ai licenziamenti. Un caso simile si è peraltro verificato solo la scorsa settimana quando 152 lavoratori della Gianetti Ruote di Monza che sono stati licenziati dal fondo tedesco Quantum Capital, proprietario dell’azienda, via e-mail e whatsapp. Tipico di questi fondi prestare molta attenzione ai risultati finanziari di breve o brevissimo periodo tralasciando le prospettive industriali di lungo termine. Basta aprire il sito di Melrose per capirlo: “Compiamo, incrementiamo, vendiamo”.
Oggi si muove il Governo, che per voce del ministro del Lavoro Andrea Orlando definisce “inaccettabili” le modalità del licenziamento. “Ho sentito il sindaco di Campi Bisenzio e i miei uffici hanno contattato i sindacati, il Ministero per lo Sviluppo economico si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l’episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle. Non ho mai nascosto le mie preoccupazioni davanti allo sblocco dei licenziamenti questa mi sembra però una questione che ha delle caratteristiche specifiche. Ci troviamo di fronte a un caso particolare“, ha aggiunto il ministro. E il segretario del Partito democratico Enrico Letta, intervenendo alla kermesse Repubblica delle idee, ha alzato la posta: “È evidente che si tratta di una vicenda inaccettabile”, ha detto. “L’intero sistema Paese – Governo, Confindustria, imprese, sistema istituzionale – deve rendersi conto che se questo è l’andazzo dopo il 30 giugno, vuol dire che va cambiato“, rivedendo la norma sullo sblocco dei licenziamenti, “che è stata messa a punto con una modalità selettiva. In Italia c’è uno spirito positivo, c’è voglia di ripartire, ma se ogni giorno si verifica una cosa del genere bisogna intervenire. Dobbiamo assolutamente cambiare. Questa vicenda dimostra che c’è bisogno fermarsi e fare una riflessione sul fatto che il meccanismo non sta funzionando“.
Venerdì il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva invitato proprio a non strumentalizzare laa vicenda ai fini del dibattito sulla rimozione del blocco dei licenziamenti decisa dal governo. “Neanche il tempo di finire di salutare i lavoratori della Gianetti Ruote di Monza licenziati con un’email, neanche il tempo di salire su un treno che ecco sul display del cellulare lampeggiano i messaggi dalla Toscana. Altra azienda, stessa storia: continua la mattanza dello sblocco dei licenziamenti del governo Draghi. Oggi è la volta della Gkn di Campi Bisenzio. 422 persone mandate a casa senza preavviso né motivo, dalla sera alla mattina. Un film, purtroppo, già visto”, commentava invece il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Senza voler mettere in discussione il diritto delle aziende alla riorganizzazione e alla ristrutturazione – che è sacrosanto per mantenere l’azienda sana -, ritengo sia un dovere di chiunque faccia impresa nel nostro Paese quello di collaborare lealmente con le Istituzioni, con le parti sociali, con Confindustria, per cercare delle soluzioni ed avere delle relazioni industriali serie ed accettabili”, ha scritto su Facebook la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde.
Da segnalare la posizione, ben più dura, di Confartigianato Firenze. “Ci sono imprenditori e ci sono predatori. Gli imprenditori sviluppano, sono parte attiva di un territorio, restituiscono alla società e soprattutto hanno rispetto per il lavoro. Ahimè, ce ne sono sempre meno e in compenso abbiamo aperto le porte a predatori che promettono investimenti e sviluppo ma in realtà saccheggiano territori”, ha affermato il presidente, Alessandro Sorani. “Chiederò a tutti i capigruppo in Consiglio regionale di incontrare i dipendenti della Gkn , perché, senza distinzioni fra maggioranza e opposizioni, dobbiamo tutti stare a fianco di lavoratori in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro”, ha annunciato oggi il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. “E’ stata una doccia gelata – spiega Mazzeo – altrimenti saremmo intervenuti per prevenirli cercando con impresa e sindacati una soluzione. Quello che è inaccettabile è che lo Stato, cioè tutti i cittadini che pagano le tasse, dia incentivi a chi poi sposta le produzioni altrove. Dobbiamo impedire che soldi pubblici vadano a queste aziende e nello stesso tempo chiederne la restituzione”, conclude Mazzeo.
E poi, naturalmente, i sindacati. “Io credo che quello che sta succedendo in alcune aziende è una logica da far west, quello che sta succedendo in Brianza, dove andrò oggi pomeriggio a incontrare i lavoratori, è una cosa inaccettabile, è una logica da far west“. Così si è espresso Maurizio Landini, segretario generale Cgil. La Cisl considera inaccettabile la chiusura dello stabilimento e chiede al Governo di attivare il tavolo per il rispetto degli accordi del 29 giugno in vista della fine del blocco dei licenziamenti. “È un fatto davvero inaccettabile – affermano il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra e quello della Fim, Roberto Benaglia – Non è la prima volta che una multinazionale dimostra una assoluta insensibilità nei confronti del lavoro, del destino di centinaia di famiglie e complessivamente del nostro paese”. “Oltre ai licenziamenti di tutti i dipendenti della Gkn, 335 operai, 67 impiegati, 16 quadri e quattro dirigenti, ci sono i lavoratori della Easy Group srl, della Host food srl, aziende coinvolte nell’attività industriale e nei servizi, si arriva così a circa 500 persone private del posto di lavoro”, rimarca Usb Firenze
La versione dell’azienda – – “Nel 2025 la produzione di veicoli leggeri in Italia non supererà 1 milione, inferiore del 6% al 2016″ è uno dei motivi con cui Gkn spiega i licenziamenti. Il comparto automotive in Italia, secondo l’azienda, “già nel 2020 si caratterizzava per andamento negativo che lasciava trasparire grande sofferenza” ma con la pandemia la sofferenza si è “amplificata” comportando “una pressione al ribasso dei prezzi”. “Le previsioni di fatturato dello stabilimento di Campi Bisenzio per il 2025 si attestano a circa 71 milioni di euro, importo inferiore di circa il 48% rispetto ai livelli di fatturato del 2019. Il mercato automobilistico ha registrato nel tempo una “costante contrazione dei volumi e della domanda” che gli operatori del settore considerano avviata verso “un trend ribassista generalizzato” continua l’azienda che non si capisce bene però come arrivi a queste conclusioni, visto che le ricerche del settore parlano di un pieno recupero dei volumi di vendita pre Covid dal 2023 e poi ulteriori incrementi negli anni a seguire. Prospettive positive che si leggono anche nei documenti del fondo Melrose.
Lavoro & Precari - 10 Luglio 2021
Gkn e i 422 dipendenti licenziati via e-mail. Il ministro Orlando: “Modalità inaccettabili”. Letta: “La norma sullo sblocco va cambiata”
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L'azienda, controllata dal fondo inglese Melrose, liquida gli addetti dello stabilimento toscano giustificandosi con lo scarso dinamismo del mercato automobilistico italiano. I sindacati parlano di assoluta insensibilità verso i dipendenti e chiedono l'intervento del governo. Confartigianato Firenze: "Ci sono imprenditori e ci sono predatori"
Quando è troppo è troppo. Ieri persino Confindustria Firenze ha preso le distanze dalla Gkn driveline di Campi Bisenzio, azienda della multinazionale di componentistica auto controllata dal fondo inglese Melrose, che ha licenziato via e-mail 422 lavoratori. “Preso atto della procedura di licenziamento collettivo aperta in totale autonomia da Gkn”, Confindustria Firenze ha aggiunto di “non aver avuto alcuna informazione” e che “prende le distanze” dalle modalità con cui si è proceduto ai licenziamenti. Un caso simile si è peraltro verificato solo la scorsa settimana quando 152 lavoratori della Gianetti Ruote di Monza che sono stati licenziati dal fondo tedesco Quantum Capital, proprietario dell’azienda, via e-mail e whatsapp. Tipico di questi fondi prestare molta attenzione ai risultati finanziari di breve o brevissimo periodo tralasciando le prospettive industriali di lungo termine. Basta aprire il sito di Melrose per capirlo: “Compiamo, incrementiamo, vendiamo”.
Oggi si muove il Governo, che per voce del ministro del Lavoro Andrea Orlando definisce “inaccettabili” le modalità del licenziamento. “Ho sentito il sindaco di Campi Bisenzio e i miei uffici hanno contattato i sindacati, il Ministero per lo Sviluppo economico si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l’episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle. Non ho mai nascosto le mie preoccupazioni davanti allo sblocco dei licenziamenti questa mi sembra però una questione che ha delle caratteristiche specifiche. Ci troviamo di fronte a un caso particolare“, ha aggiunto il ministro. E il segretario del Partito democratico Enrico Letta, intervenendo alla kermesse Repubblica delle idee, ha alzato la posta: “È evidente che si tratta di una vicenda inaccettabile”, ha detto. “L’intero sistema Paese – Governo, Confindustria, imprese, sistema istituzionale – deve rendersi conto che se questo è l’andazzo dopo il 30 giugno, vuol dire che va cambiato“, rivedendo la norma sullo sblocco dei licenziamenti, “che è stata messa a punto con una modalità selettiva. In Italia c’è uno spirito positivo, c’è voglia di ripartire, ma se ogni giorno si verifica una cosa del genere bisogna intervenire. Dobbiamo assolutamente cambiare. Questa vicenda dimostra che c’è bisogno fermarsi e fare una riflessione sul fatto che il meccanismo non sta funzionando“.
Venerdì il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva invitato proprio a non strumentalizzare laa vicenda ai fini del dibattito sulla rimozione del blocco dei licenziamenti decisa dal governo. “Neanche il tempo di finire di salutare i lavoratori della Gianetti Ruote di Monza licenziati con un’email, neanche il tempo di salire su un treno che ecco sul display del cellulare lampeggiano i messaggi dalla Toscana. Altra azienda, stessa storia: continua la mattanza dello sblocco dei licenziamenti del governo Draghi. Oggi è la volta della Gkn di Campi Bisenzio. 422 persone mandate a casa senza preavviso né motivo, dalla sera alla mattina. Un film, purtroppo, già visto”, commentava invece il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Senza voler mettere in discussione il diritto delle aziende alla riorganizzazione e alla ristrutturazione – che è sacrosanto per mantenere l’azienda sana -, ritengo sia un dovere di chiunque faccia impresa nel nostro Paese quello di collaborare lealmente con le Istituzioni, con le parti sociali, con Confindustria, per cercare delle soluzioni ed avere delle relazioni industriali serie ed accettabili”, ha scritto su Facebook la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde.
Da segnalare la posizione, ben più dura, di Confartigianato Firenze. “Ci sono imprenditori e ci sono predatori. Gli imprenditori sviluppano, sono parte attiva di un territorio, restituiscono alla società e soprattutto hanno rispetto per il lavoro. Ahimè, ce ne sono sempre meno e in compenso abbiamo aperto le porte a predatori che promettono investimenti e sviluppo ma in realtà saccheggiano territori”, ha affermato il presidente, Alessandro Sorani. “Chiederò a tutti i capigruppo in Consiglio regionale di incontrare i dipendenti della Gkn , perché, senza distinzioni fra maggioranza e opposizioni, dobbiamo tutti stare a fianco di lavoratori in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro”, ha annunciato oggi il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. “E’ stata una doccia gelata – spiega Mazzeo – altrimenti saremmo intervenuti per prevenirli cercando con impresa e sindacati una soluzione. Quello che è inaccettabile è che lo Stato, cioè tutti i cittadini che pagano le tasse, dia incentivi a chi poi sposta le produzioni altrove. Dobbiamo impedire che soldi pubblici vadano a queste aziende e nello stesso tempo chiederne la restituzione”, conclude Mazzeo.
E poi, naturalmente, i sindacati. “Io credo che quello che sta succedendo in alcune aziende è una logica da far west, quello che sta succedendo in Brianza, dove andrò oggi pomeriggio a incontrare i lavoratori, è una cosa inaccettabile, è una logica da far west“. Così si è espresso Maurizio Landini, segretario generale Cgil. La Cisl considera inaccettabile la chiusura dello stabilimento e chiede al Governo di attivare il tavolo per il rispetto degli accordi del 29 giugno in vista della fine del blocco dei licenziamenti. “È un fatto davvero inaccettabile – affermano il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra e quello della Fim, Roberto Benaglia – Non è la prima volta che una multinazionale dimostra una assoluta insensibilità nei confronti del lavoro, del destino di centinaia di famiglie e complessivamente del nostro paese”. “Oltre ai licenziamenti di tutti i dipendenti della Gkn, 335 operai, 67 impiegati, 16 quadri e quattro dirigenti, ci sono i lavoratori della Easy Group srl, della Host food srl, aziende coinvolte nell’attività industriale e nei servizi, si arriva così a circa 500 persone private del posto di lavoro”, rimarca Usb Firenze
La versione dell’azienda – – “Nel 2025 la produzione di veicoli leggeri in Italia non supererà 1 milione, inferiore del 6% al 2016″ è uno dei motivi con cui Gkn spiega i licenziamenti. Il comparto automotive in Italia, secondo l’azienda, “già nel 2020 si caratterizzava per andamento negativo che lasciava trasparire grande sofferenza” ma con la pandemia la sofferenza si è “amplificata” comportando “una pressione al ribasso dei prezzi”. “Le previsioni di fatturato dello stabilimento di Campi Bisenzio per il 2025 si attestano a circa 71 milioni di euro, importo inferiore di circa il 48% rispetto ai livelli di fatturato del 2019. Il mercato automobilistico ha registrato nel tempo una “costante contrazione dei volumi e della domanda” che gli operatori del settore considerano avviata verso “un trend ribassista generalizzato” continua l’azienda che non si capisce bene però come arrivi a queste conclusioni, visto che le ricerche del settore parlano di un pieno recupero dei volumi di vendita pre Covid dal 2023 e poi ulteriori incrementi negli anni a seguire. Prospettive positive che si leggono anche nei documenti del fondo Melrose.
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Roma, 7 gen. (Adnkronos) - C’è la data del debutto stagionale indoor di Marcell Jacobs: l’oro di Tokyo esordirà nei 60 metri il 2 febbraio a Boston in occasione del New Balance Indoor Grand Prix. Sarà subito un big match: l’azzurro delle Fiamme Oro incontrerà il campione olimpico dei 100 metri di Parigi Noah Lyles.
L’annuncio è arrivato nella serata italiana: per Jacobs si tratterà di un ritorno sui 60 metri a distanza di quasi due anni dalla medaglia d’argento conquistata agli Europei indoor di Istanbul 2023 alle spalle dell’altro azzurro Samuele Ceccarelli. In questa specialità, Jacobs è stato campione del mondo a Belgrado nel 2022 con il record europeo di 6.41 dopo aver vinto l’oro nella stagione precedente agli Euroindoor di Torun 2021. Per l’atleta allenato da Rana Reider in Florida è il primo confronto diretto con Lyles sui 60 dopo tre sfide sui 100 metri, tutte terminate in favore dello statunitense: Parigi in Diamond League nel 2023, semifinale dei Mondiali di Budapest 2023, finale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il primato personale di Lyles sulla distanza risale alla scorsa stagione: 6.43 ad Albuquerque.
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - "Fra una tanto propagandata ed inutile 'zona rossa' e l’altra, ora il governo Meloni e il ministro Piantedosi permettono un altro tipo di zona: la 'zona nera' fatta di neofascisti con la loro squallida ed inaccettabile simbologia, certi di essere impuniti. Una vergogna per il nostro Paese, un’onta per questo governo". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs sulla manifestazione ad Acca Larentia.
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - Riunione del gruppo Pd Camera con la segretaria Elly Schlein. All'ordine del giorno dell'assemblea un punto sulla ripresa dei lavori parlamentari e sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere, che sarà all'esame dell'aula.
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Conservare i territori nella loro genuina consistenza è una opera preziosa di carattere nazionale, ma non si può fare se vengono impoverite, indebolite o addirittura abbandonate comunità delle aree interne montane". E' la denuncia del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo intervento a Militello Val di Catania. "Vi sono gli strumenti moderni che consentono ormai di rispondere a questa esigenza - prosegue Mattarella - Il digitale consente di annullare le distanze, l'isolamento di un tempo, delle campagne, delle montagne, ma occorre procedere velocemente in queste direzione. Occorre accogliere, quindi, l'invito che arriva oggi da Militello di tenere conto di quanto sia elemento nazionale rilevante la sorte delle aree interne montane e delle isole minori. Quindi, da Militello parte una esortazione, una condivisione di opinioni che non è solo nell'interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne, che avvertono quanto il vincolo nazionale sia essenziale, importante per ciascuno di loro e quanto sia indispensabile garantire nei territori servizi adeguati, collegamenti adeguati, e per tutti i cittadini e le cittadine".
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Nel nostro paese, nel nostro Bel paese tante città, come Militello Val di Catania, tante aree interne o montane sono protagoniste della storia". Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo a Militello Val di Catania. "Le aree interne, montane, delle piccole isole coprono il 60 per cento del nostro territorio, ci vivono 13 milioni di nostri concittadini - dice - Le aree interne, montane,sono per il nostro paese una ricchezza non solo storica, di memoria, conservano una immensa ricchezza di patrimonio artistico e culturale.Che fa parte essenziale, protagonista dell'attrazione che il nostro paese esercita nel mondo per la sua cultura, la sua arte, la sua storia, il suo modello di vita. Sono aree che richiedono, quindi, un intervento costante". "E' vero, come sanno bene i sindaci, vi è un problema che riguarda le comunicazioni, una quantità di servizi che vanno garantiti nell'interesse del'intero paese, non solo delle comunità interne", aggiunge.
Militello (Catania), 7 gen. (Adnkronos) - "Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti. Bisogna fermare questo processo, occorre combattere la dispersione scolastica e il rischio di isolamento. Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via". E' la denuncia del sindaco di Miltello in Val di Catania, Giovanni Burtone, intervenendo al Palazzetto dello sport alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "L'inverno demografico- dice- si sta trasformando in glaciazione e non e' solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, assume carattere di evento straordinario. In un mondo globalizzato e sempre connesso in cui purtroppo gli echi delle guerre ci ricordano che la natura umana ha limiti che ci fanno ricadere sempre negli stessi errori e che ci preoccupano per il futuro. La richiesta di pace non e' velleitaria ma la consapevolezza che il più lungo periodo di pace che questo continente ha conosciuto non e' una conquista perenne ma quotidiana".
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - “Sono testimone, prima da sindaco e ora da deputato europeo, del lavoro che Elisabetta Belloni ha sempre svolto nella sua vita professionale, forte della sua esperienza in campo diplomatico e internazionale. Le sue dimissioni rappresentano una perdita importante per le Istituzioni democratiche della Repubblica italiana. A lei va il mio grazie più sincero per l'alto servizio che ha reso al nostro Paese, da ultimo nel suo delicato ruolo al vertice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Mi auguro che continuerà a ricoprire ruoli strategici e importanti nell'interesse dell'Italia e dell’Europa”. Lo dichiara l’europarlamentare Pd Dario Nardella.