Contrariamente alle mie abitudini, ho letto con ansia i commenti al mio post precedente, sempre sullo stesso tema. E mi sento un po’ tirato per i pochi capelli che ancora mi crescono in testa.
Come era facile prevedere, l’argomento “Grillo sì-Grillo no” è molto presente nel contesto politico che stiamo vivendo. E per molte ragioni, fra le quali quella – che chiamerei principalissima – della ‘speranza denegata’ di una fetta molto grossa del popolo che si interessa in modo più o meno approfondito ma sempre molto partecipato della nostra vicenda politica che poi sfocia in decisioni di governo del Paese: che vuol dire ‘governo della gente tutta’ che compone il popolo italiano.
Bisogna che ci capiamo, perché certi numeri vanno spiegati e compresi bene.
A determinare le sorti politiche del Paese nelle ultime elezioni del 2018 concorsero concretamente non 100 italiani su cento elettori bensì solo 73 italiani su cento elettori: di questi 73 (e solo di questi) 32 elettori scelsero M5S, ossia il 44% del voto attivo, una vera e propria bomba elettorale, quasi la metà del corpo politicamente espressosi.
Fu Grillo a ottenere questo risultato? Assolutamente no. Il merito di Grillo fu aver creato una imprevista possibilità di esprimersi per una massa di italiani che, in quel momento, credettero in una speranza politica da tantissimo tempo repressa; speranza che bussava a porte di partiti cangianti (apparentemente) ma in realtà ferrei del difendere determinate perenni aree di poteri e di interessi, a vantaggio delle sempre solite “aree bene”.
A mio parere Grillo è stato una eccellente ‘levatrice’ ma il bambino era lì da decenni, e nessuno aveva avuto questa intuizione e una pari capacità ‘maieutica’…
Fissato per bene questo punto, mi permetterei di stendere un piccolo riassunto della situazione (almeno come essa mi appare e, al pari di me, appare a moltissimi italiani impegnati nel coscienzioso voto elettorale).
– Il dato più importante in assoluto è che quella massa del 44% di italiani che ha votato cinquestelle è lì, intatta, anzi, se possibile, ancora più incazzata. Considerazione-base.
– Se il M5S non sarà più attrattivo ed entusiasmante come al primo botto, ebbene, questo non è da confondersi con un modificato atteggiamento interiore della medesima massa. La speranza è sempre dura a morire: la puoi riporre per un po’, ma prima di rinunciarci davvero ne deve passare di acqua sotto i ponti… Pensate a quel che fecero i fascisti per reprimere quelle speranze di Giustizia, di Libertà e di Fratellanza degli anni ‘20 e ‘30: sudarono non quattro ma quaranta camicie.
– La crisi del M5S (all’interno della quale c’è quella di Grillo, politica e personale) in fondo è del tutto naturale. È una crisi dalle molteplici facce: dal forzato e poco controllato accoglimento di candidati per le elezioni del 2018, dalla poco chiara condotta dei vertici del M5S nella gestione di questa enorme e inattesa risorsa (si pensi all’uso davvero talvolta ridicolo dei risultati della piattaforma Rousseau); dalla rigida condotta del M5S in termini di ‘partito personale’; dalla negazione della democrazia interna (altro che democrazia partecipativa…), senza dibattiti aperti, senza scambi di idee, senza una visione leggibile del futuro.
Ai tempi dell’amatissimo ‘Carosello’ c’era uno spot pubblicitario (della Ferrero) che finiva sempre con un leit-motiv: ‘Gigante pensaci tu’. E il Gigante interveniva e lo squallido e scellerato Jo Condor (il cattivone) veniva sempre sistemato a dovere. Oggi vedrei questo spot come la trasposizione caroselliana della azione del Garante: ‘Garante, pensaci tu..!.’, e così facendo i parlamentari grillini superavano i problemi nel mentre il MoVimento non cresceva, come sotto una cappa di piombo. Comoda la vita così, non vi pare?
– Il resto dello schieramento parlamentare aveva ed ha paura: per la prima volta una importante massa di italiani aveva mandato al governo gente che non rispettava le regole antiche, quelle dell’ingiustizia, del sorpruso e della vera e propria (anche se parziale) soppressione di libertà. Oggi, che ha messo – se Dio vuole – il M5S al tappeto (ma non per propria bravura quanto per la nefasta azione del Garante che ha voluto strenuamente il suo partito personale) – ha ancora più paura: la prova? L’occupazione quasi totale della stampa e delle Tv di informazione e la straordinaria omogeneità dei temi e delle espressioni dei cosiddetti ‘giornaloni’, posseduti e controllati tutti (salvo il Fatto) dal potere economico, che tremava e temeva i grandi successi di Giuseppe Conte e del M5S.
Non c’è bisogno di proseguire: c’è bisogno di aria nuova in casa M5S e, soprattutto, c’è bisogno di uscire dagli equivoci del non-partito, del padronato di Grillo, della cupa figura di Casaleggio: i grillini devono tornare a crescere, all’aria aperta e respirabile, soprattutto non quantitativamente ma in modo molto qualificato; gli uomini giusti ci sono e sono anche affidabili sul piano della correttezza istituzionale. Checchè dica il ‘Garante’…
Giuseppe Brianza
Ingegnere
Politica - 10 Luglio 2021
Il M5s deve crescere, gli uomini giusti ci sono
Contrariamente alle mie abitudini, ho letto con ansia i commenti al mio post precedente, sempre sullo stesso tema. E mi sento un po’ tirato per i pochi capelli che ancora mi crescono in testa.
Come era facile prevedere, l’argomento “Grillo sì-Grillo no” è molto presente nel contesto politico che stiamo vivendo. E per molte ragioni, fra le quali quella – che chiamerei principalissima – della ‘speranza denegata’ di una fetta molto grossa del popolo che si interessa in modo più o meno approfondito ma sempre molto partecipato della nostra vicenda politica che poi sfocia in decisioni di governo del Paese: che vuol dire ‘governo della gente tutta’ che compone il popolo italiano.
Bisogna che ci capiamo, perché certi numeri vanno spiegati e compresi bene.
A determinare le sorti politiche del Paese nelle ultime elezioni del 2018 concorsero concretamente non 100 italiani su cento elettori bensì solo 73 italiani su cento elettori: di questi 73 (e solo di questi) 32 elettori scelsero M5S, ossia il 44% del voto attivo, una vera e propria bomba elettorale, quasi la metà del corpo politicamente espressosi.
Fu Grillo a ottenere questo risultato? Assolutamente no. Il merito di Grillo fu aver creato una imprevista possibilità di esprimersi per una massa di italiani che, in quel momento, credettero in una speranza politica da tantissimo tempo repressa; speranza che bussava a porte di partiti cangianti (apparentemente) ma in realtà ferrei del difendere determinate perenni aree di poteri e di interessi, a vantaggio delle sempre solite “aree bene”.
A mio parere Grillo è stato una eccellente ‘levatrice’ ma il bambino era lì da decenni, e nessuno aveva avuto questa intuizione e una pari capacità ‘maieutica’…
Fissato per bene questo punto, mi permetterei di stendere un piccolo riassunto della situazione (almeno come essa mi appare e, al pari di me, appare a moltissimi italiani impegnati nel coscienzioso voto elettorale).
– Il dato più importante in assoluto è che quella massa del 44% di italiani che ha votato cinquestelle è lì, intatta, anzi, se possibile, ancora più incazzata. Considerazione-base.
– Se il M5S non sarà più attrattivo ed entusiasmante come al primo botto, ebbene, questo non è da confondersi con un modificato atteggiamento interiore della medesima massa. La speranza è sempre dura a morire: la puoi riporre per un po’, ma prima di rinunciarci davvero ne deve passare di acqua sotto i ponti… Pensate a quel che fecero i fascisti per reprimere quelle speranze di Giustizia, di Libertà e di Fratellanza degli anni ‘20 e ‘30: sudarono non quattro ma quaranta camicie.
– La crisi del M5S (all’interno della quale c’è quella di Grillo, politica e personale) in fondo è del tutto naturale. È una crisi dalle molteplici facce: dal forzato e poco controllato accoglimento di candidati per le elezioni del 2018, dalla poco chiara condotta dei vertici del M5S nella gestione di questa enorme e inattesa risorsa (si pensi all’uso davvero talvolta ridicolo dei risultati della piattaforma Rousseau); dalla rigida condotta del M5S in termini di ‘partito personale’; dalla negazione della democrazia interna (altro che democrazia partecipativa…), senza dibattiti aperti, senza scambi di idee, senza una visione leggibile del futuro.
Ai tempi dell’amatissimo ‘Carosello’ c’era uno spot pubblicitario (della Ferrero) che finiva sempre con un leit-motiv: ‘Gigante pensaci tu’. E il Gigante interveniva e lo squallido e scellerato Jo Condor (il cattivone) veniva sempre sistemato a dovere. Oggi vedrei questo spot come la trasposizione caroselliana della azione del Garante: ‘Garante, pensaci tu..!.’, e così facendo i parlamentari grillini superavano i problemi nel mentre il MoVimento non cresceva, come sotto una cappa di piombo. Comoda la vita così, non vi pare?
– Il resto dello schieramento parlamentare aveva ed ha paura: per la prima volta una importante massa di italiani aveva mandato al governo gente che non rispettava le regole antiche, quelle dell’ingiustizia, del sorpruso e della vera e propria (anche se parziale) soppressione di libertà. Oggi, che ha messo – se Dio vuole – il M5S al tappeto (ma non per propria bravura quanto per la nefasta azione del Garante che ha voluto strenuamente il suo partito personale) – ha ancora più paura: la prova? L’occupazione quasi totale della stampa e delle Tv di informazione e la straordinaria omogeneità dei temi e delle espressioni dei cosiddetti ‘giornaloni’, posseduti e controllati tutti (salvo il Fatto) dal potere economico, che tremava e temeva i grandi successi di Giuseppe Conte e del M5S.
Non c’è bisogno di proseguire: c’è bisogno di aria nuova in casa M5S e, soprattutto, c’è bisogno di uscire dagli equivoci del non-partito, del padronato di Grillo, della cupa figura di Casaleggio: i grillini devono tornare a crescere, all’aria aperta e respirabile, soprattutto non quantitativamente ma in modo molto qualificato; gli uomini giusti ci sono e sono anche affidabili sul piano della correttezza istituzionale. Checchè dica il ‘Garante’…
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Roma, 14 gen. (Adnkronos Salute) - Abbott annuncia che il sensore per il monitoraggio continuo del glucosio FreeStyle Libre® 2 Plus è ora integrato con il sistema automatizzato di erogazione di insulina (AID) senza tubi OmniPod® 5 di Insulet. Il nuovo sistema integrato per la gestione del diabete è ora disponibile in Italia per le persone con diabete tipo 1. Il sistema di somministrazione automatizzata di insulina - riporta una nota - funziona combinando i dati forniti in tempo reale dal sensore FreeStyle Libre 2 Plus con l’app OmniPod 5 per calcolare e somministrare la giusta quantità di insulina necessaria tramite il sistema di erogazione per insulina senza catetere. Questo sistema integrato può migliorare la qualità di vita e semplificare la gestione del diabete, eliminando l’incertezza nel dosaggio di insulina e favorendo il raggiungimento del miglior controllo glicemico possibile.
"La tecnologia FreeStyle Libre rappresenta una soluzione affidabile, conveniente e semplice da usare - dichiara Luigi Russo, General Manager Abbott Diabetes Care Italia -. Questo, insieme alla sua lunga durata, può aiutare a ridurre parte del carico mentale che comporta la gestione del diabete. La collaborazione con Insulet crea un'ulteriore opportunità per le persone con diabete tipo 1 in Italia. Combinate insieme, queste tecnologie innovative possono ulteriormente semplificare la gestione quotidiana della patologia contribuendo a rendere la vita un po' più agevole alle persone con diabete, che potranno dedicare più tempo ed energie alla propria vita".
Il portfolio FreeStyle Libre di Abbott è la tecnologia di monitoraggio del glucosio con sensori leader a livello mondiale e in Italia - dettaglia la nota - In dieci anni il sistema si è continuamente evoluto e ampliato, rivoluzionando la cura di più di 6 milioni di persone in oltre 60 Paesi nel mondo. Il nuovo sensore FreeStyle Libre® 2 Plus ha una durata fino a 15 giorni e viene applicato sulla parte posteriore del braccio, offre una maggiore accuratezza con letture ogni minuto, è indicato sia negli adulti che nei bambini a partire dai 2 anni di età e risulta privo di IBOA e MBPA due dei più comuni allergeni cutanei contenuti negli adesivi. Il nuovo sistema automatizzato di erogazione di insulina (AID) è rimborsato in Italia per le persone con diabete tipo 1.
Roma, 14 gen. (Adnkronos Salute) - Mirum Pharmaceuticals ha attivato in Italia il programma de-LIV-er@home, un servizio di consegna a domicilio rivolto ai pazienti ai quali è stato prescritto LIVMARLI® (maralixibat), il primo farmaco approvato e rimborsato ne l nostro Paese per i pazienti con sindrome di Alagille. L’iniziativa - riporta una nota - mira a facilitare l’accesso a questo farmaco per le famiglie che hanno difficoltà logistiche nel ritirarlo presso le farmacie dispensatrici ed è a totale carico di Mirum Pharmaceuticals.
Per i pazienti affetti da questa rara malattia genetica è fondamentale garantire un accesso semplice e continuativo a LIVMARLI®. Tuttavia, in alcune aree d’Italia, la distribuzione del farmaco è limitata a un solo punto di dispensazione, costringendo periodicamente le famiglie a lunghi viaggi per ritirare la terapia. Attraverso l’iniziativa de-LIV-er@home, sia l’impatto economico che il tempo necessario ai genitori del paziente per il ritiro del farmaco potranno essere ridotti significativamente, minimizzando i costi aggiuntivi ed evitando eventuali perdite di ore lavorative. Il servizio - dettaglia la nota - può essere attivato su esplicita richiesta del medico specialista per le famiglie con difficoltà oggettive nel ritirare il farmaco presso la farmacia dispensatrice. Una volta attivato il servizio, LIVMARLI® sarà ritirato da un corriere specializzato presso la farmacia e consegnato direttamente a casa del paziente nel giorno e nell’orario concordati. I costi del servizio sono a totale carico di Mirum Pharmaceuticals.
"Le manifestazioni più comuni della sindrome di Alagille, come il prurito colestatico, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, rendendo fondamentale garantire un accesso continuo e facile al farmaco - dichiara Giusy Ranucci, responsabile dell’Unita’ di Pediatria dell’ISMETT di Palermo –. Iniziative come de-LIV-er@home rappresentano un passo importante per superare le barriere logistiche che le famiglie affrontano quotidianamente in tutta Italia, offrendo loro un supporto tangibile e gratuito nella gestione del trattamento e migliorando al contempo la qualità della vita dei pazienti".
"In qualità di genitore di una bambina affetta da sindrome di Alagille, posso affermare che il servizio de-LIV-er@home rappresenta un supporto concreto per molte famiglie - afferma Martina Brotto, rappresentante dell’associazione Alagille Italia e madre di una bambina affetta da questa condizione –. Grazie a de-LIV-er@home, chiunque può richiedere e ricevere il farmaco direttamente a casa, senza costi aggiuntivi, garantendo la continuità del trattamento. Questo servizio è un importante passo avanti per offrire a tutti un accesso più equo e semplice alle cure necessarie".
Mirum Pharmaceuticals è "un’azienda biofarmaceutica dedicata a trasformare il trattamento di malattie rare che colpiscono bambini e adulti – commenta Roberto Florenzano, Vice President & General Manager di Mirum Italy & South Europe – Attraverso programmi come de-LIV-er@home, Mirum mira a contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone affette da malattie rare come la sindrome di Alagille e delle loro famiglie, garantendo l’accesso ai farmaci senza costi e perdita di ore lavorate. de-LIV-er@home è offerto da Mirum Pharmaceuticals Italia in collaborazione con PHD Lifescience S.r.l. senza alcun costo aggiuntivo per le famiglie e per il Sistema sanitario in quanto a totale carico di Mirum Pharmaceuticals".
Washington, 14 gen. (Adnkronos) - Il duca e la duchessa del Sussex hanno esortato Mark Zuckerberg a revocare le modifiche apportate alle politiche di fact-checking di Meta, a causa delle quali Facebook e Instagram sostituiranno il programma di verifica dei contenuti in favore di un sistema di note della comunità simile a quello della piattaforma di social media X di Elon Musk. Il principe Harry e Meghan Markle hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale sulla questione, affermando che dovrebbe "preoccuparci profondamente tutti".
"Non importa se le tue opinioni sono di sinistra, di destra o a metà strada: le ultime notizie da Meta sui cambiamenti alle loro politiche minano direttamente la libertà di parola", ha dichiarato la coppia in una nota pubblicata sul loro sito web ufficiale. "Contrariamente a quanto afferma l'azienda, consentire ulteriori abusi e normalizzare l'incitamento all'odio serve a mettere a tacere i discorsi e le espressioni, non a favorirli".
"Le recenti decisioni di Meta - hanno spiegato i Sussex - vanno direttamente contro la sua dichiarata missione di "costruire connessioni umane" e invece danno priorità a coloro che usano le piattaforme per diffondere odio, bugie e divisione a spese di tutti gli altri". La coppia ha affermato di essere "allarmata dai piani di abbandonare gli impegni per la diversità e l'equità", e ha anche avvertito che i cambiamenti alle sue "politiche sui contenuti d'odio" "promuoveranno un ambiente in cui gli abusi e l'incitamento all'odio metteranno a tacere e minacceranno le voci di intere comunità che compongono una democrazia sana".
"Esortiamo Meta a riconsiderare e ripristinare le policy per proteggere tutti gli utenti - hanno concluso Harry e Meghan - Invitiamo inoltre i leader di tutti i settori a rispettare i loro impegni per l'integrità e la sicurezza pubblica negli spazi online e applaudiamo i leader che si rifiutano di inchinarsi al bullismo".
Il Cairo, 14 gen. (Adnkronos) - L'Egitto si sta preparando ad aprire il valico di frontiera di Rafah per accogliere gli ostaggi israeliani e i prigionieri palestinesi se verrà raggiunto un accordo per un cessate il fuoco. Lo hanno detto fonti egiziane al notiziario Al-Araby Al-Jadeed, secondo cui, aiuti umanitari e carburante inizieranno ad entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera a partire dal primo giorno del cessate il fuoco, insieme a case mobili, tende e macchine per la bonifica del terreno. Il rilascio degli ostaggi malati e feriti inizierà una settimana dopo l'inizio del cessate il fuoco.
Roma, 14 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Più servizi per far vivere ai turisti italiani e stranieri delle giornate indimenticabili con attrazioni, tanto divertimento e spettacoli unici. E' questo l’obiettivo del rinnovato accordo tra Mirabilandia, il più grande parco divertimenti d’Italia, e Club family hotel, la catena alberghiera leader nell’area della Romagna. I turisti che per l’estate 2025 sceglieranno una delle loro 14 strutture ricettive tra Milano Marittima, Riccione, Rimini, Cesenatico o Cervia avranno la possibilità di avere l’ingresso gratuito al parco divertimenti di Mirabilandia con oltre 35 attrazioni, 6 aree tematiche, show e spettacoli a tema, e all’adiacente parco acquatico Mirabeach che offre sabbia bianchissima, palme, una laguna cristallina, emozionanti scivoli ed esclusive aree vip. L’accordo, siglato nei giorni scorsi, consente a due fra le più importanti realtà della riviera romagnola di unire le forze con l’obiettivo di valorizzare al massimo l’offerta turistica. Una partnership strategica che ruota attorno agli investimenti di due realtà leader nei rispettivi settori e che amplifica notevolmente l’offerta turistica del territorio.
“Il 2025 - sottolinea Francesco Bertozzi direttore sales & marketing di Mirabilandia - sarà per noi una stagione molto speciale perché apriremo la nuova area Nickelodeon Land, dedicata proprio alle famiglie con bambini e giovani adulti. Un investimento importante che ancora una volta testimonia la grande attenzione che il Parco ha per la promozione del territorio, che passa anche attraverso un’offerta di divertimento sempre nuova e innovativa. Con Club family hotel rinnoviamo una partnership che in tre anni ha dato ottimi risultati e che ci ha permesso di intercettare nuovi visitatori. Siamo sicuri che anche quest’anno registreremo grandi soddisfazioni “.
“Abbiamo confermato un grande accordo, di cui personalmente vado molto fiero - dichiara Andrea Falzaresi, titolare di Club family hotel - il nostro gruppo cerca sempre di regalare delle vacanze da sogno alle famiglie che ci scelgono. Per raggiungere questo obiettivo l’unico modo è offrire una qualità elevata di servizi, puntando all’eccellenza in ogni aspetto della nostra proposta di vacanza. Con Mirabilandia avevamo già degli ottimi rapporti e la firma del nuovo accordo ci consente di rafforzare ulteriormente un legame in cui crediamo molto, perché sia noi che loro abbiamo come obiettivo quello di regalare esperienze indimenticabili a coloro che ci scelgono. Avere un compagno di viaggio come Mirabilandia e Mirabeach è importante e strategico perché entrambe le realtà hanno ogni stagione milioni di contatti, ai quali possiamo comunicare delle proposte di vacanze veramente indimenticabili”. La nuova sfida sul territorio del mercato delle vacanze per le famiglie con bambini e ragazzi parte, dunque, da questa rinnovata partnership che consente di proporre pacchetti vacanza davvero esclusivi, con la formula all inclusive.
Roma, 14 gen (Adnkronos) - "Giorgia Meloni è fortissima nel racconto mediatico. Del resto lei è ossessionata dal controllo della comunicazione: pensate che ci sono dei giornalisti che non mi invitano più in trasmissione da quando ho osato criticare la Premier. Un esempio? Nicola Porro". Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews.
Il leader di Iv, tra l'altro, parla dell'uscita de 'L'influecener': "Nel libro racconto ciò che larga parte dei media non ha il coraggio di scrivere e che una parte dell’opposizione non ha la forza di dire. In un sistema in cui tanti hanno paura della verità, ci vorrà pur qualcuno che non ha paura di far sentire la propria voce".
"Loro controllano la narrazione del Paese e impongono gli argomenti sulla base delle loro priorità. Ecco perché durante la conferenza stampa un giornalista la cui agenzia lavora e riceve soldi da Palazzo Chigi ha domandato alla Premier se lei 'calpesta le formiche' e nessuno ha chiesto nulla di pensioni, liste d’attesa, stipendi e salari", prosegue Renzi che tra l'altro aggiunge: "Viviamo in un Paese anestetizzato dal racconto di Palazzo Chigi. Serve qualcuno che suoni la sveglia".
Roma, 14 gen (Adnkronos) - "Depositiamo la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sul ritorno al nucleare, che ha avuto il 50% in più firme necessarie, 73mila circa. Moltissime vengono dai giovani". Lo annunciato Carlo Calenda alla Camera.
"Non c'è una discussione scientifica sul nucleare ma ideologica, se non facciamo qualcosa, per un Paese manufatturiero come l'Italia, se non lavoriamo sul costo dell'energia e sulla sicurezza degli approvvigionamenti, ci troveremo senza manifattura -ha spiegato il leader di Azione-. Non c'è tempo da perdere, ma il governo che fa? Non si capisce, dicono tutto e il contrario di tutto".
"Noi pensiamo -ha proseguito Calenda- che il governo debba prendere 6 mesi, come fece il governo di Forza Italia, per far partire subito gli investimenti nel nucleare. Non si può lasciare tutto alla discussione politica sul sesso degli angeli, se il governo non prende questa strada non avremo più una industria manufatturiera. Serve la forza politica per decidere".