Mondiali del 1982, 11 luglio, Stadio Santiago Bernabeu, Madrid, Spagna.
Italia – Germania 3-1

Le squadre che si affrontano non sono molto equilibrate. Perché a bordo di quel DC9 Dino Zoff e il presidente della Repubblica Sandro Pertini stanno giocando a scopone contro Franco Causo e il ct Enzo Bearzot. La svolta della partita è improvvisa. Il Barone butta un 7, Pertini lo lascia sul tavolo e il Vecio si porta a casa il Settebello e la vittoria. Ma il dettaglio più importante è un altro. Perché in primo piano su quel tavolino di legno c’è la Coppa del Mondo del 1982. L’Italia l’ha conquistata il giorno prima. Ha battuto la Germania Ovest per 3-1 in una partita che è diventata una somma di scene iconiche. Il tuffo di testa di Paolo Rossi su cross di Gentile, la corsa di Tardelli con i pugni serrati e la bocca spalancata, il presidente della Repubblica che al gol di Altobelli si alza in piedi in tribuna, la pipa stretta nella mano sinistra, e grida: “Non ci riprendono più, non ci riprendono più”. E poi ancora la voce gentile di Nando Martellini che urla: “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo”, per tre volte, come a volersi convincere di quello che è successo, Bearzot portato in trionfo dai suoi ragazzi al centro del campo, re Juan Carlos che affida la Coppa alle mani di Zoff. Fotogrammi che sono diventati patrimonio collettivo, un film che racconta l’Italia, ma soprattutto gli italiani.

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