Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della Procura su un sequestro preventivo di 4,3 milioni di euro per una presunta evasione fiscale, relativa agli anni 2018-2019, a carico dell’imprenditore del web Alberto Genovese, che era stato negato in prima istanza (alla fine di aprile) dal gip Tommaso Perna. Il provvedimento è immediatamente esecutivo, anche se la difesa di Genovese può ancora rivolgersi alla Cassazione. Il fondatore del portale Facile.it si trova in carcere dal 6 novembre scorso con l’accusa di aver violentato – stordendole con un mix di droghe – due ragazze nel corso di festini tenuti nelle proprie residenze: l’attico di lusso “Terrazza sentimento” a Milano e “villa Lolita” a Ibiza. Nei giorni scorsi, i pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini – coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella – hanno chiuso le indagini per violenza sessuale.
Nel ricorso, gli inquirenti hanno insistito per il sequestro motivandolo con una presunta evasione su redditi da lavoro – riferiti al ruolo dell’imprenditore in Facile.it Holdco Limited – dichiarati invece come redditi da capitale. L’imprenditore ha indicato, si legge, “i compensi percepiti dalla liquidazione di warrants instruments emessi dalla Facile.it Holdco.ltd come redditi di natura finanziaria” e non “quale maggior imponibile di 3.863.900,67 euro per redditi di lavoro dipendente”.
Dall’altro lato, Genovese e è accusato di evasione sulla liquidazione di alcune partecipazioni che aveva in Facile.it, realizzata, secondo i pm, con lo schermo di una delle sue società, la holding Auliv. Non avrebbe indicato “tra i redditi personali di natura finanziaria” le “plusvalenze di 9.887.455,00 relative alle cessioni di partecipazioni” e anche quelle da oltre 1,8 milioni su “cessioni di partecipazioni detenute in Brumbrum spa“. La Guardia di finanza ha analizzato alcune convrsazioni, anche tra Genovese e la sorella, dalle quali è emerso che l’ex bocconiano aveva creato ‘ad hoc’ la società per motivi di risparmio fiscale. La Procura ha calcolato la presunta evasione in totale da 4 milioni e 399mila euro.