Un altro trionfo tutto azzurro, quello dell’atletica negli Europei under 23 di Tallinn, in Estonia. Un bottino che non è mai stato così ricco: 13 medaglie in totale, di cui 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Un primo posto da record: nessuna squadra italiana ha mai portato a casa un medagliere di tali proporzioni. L’Italia è prima, davanti a Germania e Repubblica Ceca anche grazie all’exploit dell’ultima giornata di gare, domenica, quando sono arrivate 4 delle 6 medaglie d’oro. Ecco chi sono gli atleti italiani, guidati dal vicedirettore tecnico Antonio Andreozzi, che hanno conquistato la medaglia più importante, e che sono stati ricevuti dal premier Mario Draghi a Palazzo Chigi nella giornata della cerimonia insieme alla Nazionale di calcio che ha vinto l’Europeo dopo oltre 50 anni e a Matteo Berrettini, primo tennista italiano a conquistare la finale di Wimbledon.

La prima medaglia d’oro è stata vinta nei 400 ostacoli da Alessandro Sibilio, napoletano delle Fiamme Gialle, nella mattinata di venerdì 10 luglio. Atleta ventiduenne delle Fiamme Gialle e originario di Napoli, Sibilio ha siglato un tempo da capogiro: 48.42 secondi, affermandosi non solo campione europeo junior della specialità, ma facendo registrare anche il secondo tempo di sempre nella specialità dopo quello con cui Fabrizio Mori si laureò campione del mondo a Siviglia nel 1999. Cioè l’anno in cui Sibilio nacque.

Per il secondo oro non abbiamo dovuto aspettare molto: Dalia Kaddari, classe 2001, nata a Cagliari e tesserata con le Fiamme Oro, se l’è aggiudicato nei 200 metri. La sprinter sarda ha tagliato il traguardo segnando sul cronometro 22.64 secondi, solo otto centesimi dal record italiano assoluto di Libania Grenot del 2016. Kaddari ha messo in fila tutte le rivali europee: la tedesca Junk e la francese Joseph hanno chiuso la corsa alle spalle dell’italiana di rispettivamente due e tre decimi.

Per quanto riguarda i salti, è Andrea Dallavalle a laurearsi campione europeo di salto triplo viaggiando nell’orbita dei 17 metri. Precisamente 17 metri e 5 centimetri che hanno portato il 22enne piacentino, anche lui atleta delle Fiamme Gialle, sul gradino più alto del podio dopo un emozionante testa a testa con il francese Hodebar. La vittoria ha mantenuto i pronostici della vigilia: Dallavalle partiva favorito, dopo aver registrato un salto di 17.35 metri che lo rendeva il migliore al mondo nella disciplina e nella propria categoria.

Le atlete Sabbatini e Kaddari strappano un selfie a Mario Draghi nel cortile del Quirinale, con Chiesa e Sirigu della Nazionale di calcio alle spalle.

L’oro del saltatore azzurro inaugura la domenica che consegnerà agli Azzurri un formidabile tris d’ori. Gaia Sabbatini, 22 anni, abruzzese di Teramo e in forza alle Fiamme Azzurre, corre i 1500 metri e registra un tempo di 4’13″9. Dopo aver controllato con facilità i primi 1300 metri, l’italiana è riuscita a staccare l’avversaria spagnola Munoz negli ultimi 200. Il quinto successo giunge invece sulle gambe di Simone Barontini, campione europeo junior negli 800 metri. Barontini, anche lui classe ’99, di Ancona, altro tesserato delle Fiamme Azzurre, parte da sfavorito ma si prende il primo posto segnando 1 minuto e 46.2 secondi.

L’ultimo oro della giornata e del medagliere italiano è merito della mezzofondista Nadia Battocletti, 21 anni, trentina di Cles, un’altra “fiamma azzurra”, che trionfa nei 5mila metri chiudendo la corsa in 15’37″4, precedendo la slovena Klara Lukan, osso duro fino agli ultimi 250 metri. La vittoria di Battocletti mette la ciliegina sulla torta di una rassegna europea strepitosa per gli italiani, e che fa guardare con fiducia e sicurezza alle Olimpiadi di Tokyo in partenza il 23 luglio con la cerimonia inaugurale, e il 24 con le prime gare.

L’immagine in alto è presa dall’account twitter della Federazione Italiana di Atletica Leggera

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