L’ex presidente della Tunisia Moncef Marzouki è stato eletto presidente del Comitato internazionale per l’abolizione della pena di morte nel mondo arabo.
Si tratta di un’iniziativa importante e necessaria al tempo stesso: importante perché potrà affiancare il prezioso lavoro dei gruppi abolizionisti locali, che stanno combattendo una faticosa battaglia di minoranza; necessaria per il semplice fatto che – escludendo la Cina, di cui non si conoscono i dati, e l’Iran che stato arabo non è – da anni la maggior parte delle esecuzioni si verifica in stati quali Arabia Saudita, Egitto e Iraq.
Del Comitato fanno parte altre prestigiose personalità, tra le quali l’attivista yemenita e premio Nobel per la pace Tawakkol Karman.
Il primo appello del Comitato è stato rivolto all’Egitto, dove nell’ultimo anno e mezzo le esecuzioni sono state oltre 150.