Era prevedibile: sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria della Nazionale, le misure di sicurezza sono passate in secondo piano e il distanziamento si è comprensibilmente annullato lasciando spazio ad abbracci collettivi e bagni di folla in tutte le piazze del Paese. Compresa la sfilata sul bus scoperto dei campioni d’Europa per le strade del centro di Roma, finita al centro di una “trattativa” – come l’ha definita Leonardo Bonucci – tra la squadra e le forze dell’ordine. Un maxi-assembramento autorizzato. E così nel day after di 48 ore nelle quali le norme anti-Covid sono saltate da nord a sud, gli esperti si interrogano su quale sarà il riflesso della sbornia collettiva sulla curva dei contagi, che nell’ultima settimana ha già invertito il trend senza per il momento avere effetti sulle ospedalizzazioni grazie all’effetto dei vaccini.
Tra le prime a intervenire c’era stata già lunedì la responsabile tecnica dell’Oms Maria van Kerkhove che ha commentato le immagini dei festeggiamenti avvenuti in tutta Italia dopo la vittoria della Nazionale a Euro 2020: “Suppongo che debba divertirmi guardando il contagio davanti ai miei occhi?”, si è chiesta l’esperta manifestando timori per “l’effetto devastante” che questi comportamenti potrebbero produrre nei prossimi giorni. “Il Covid non si prende una pausa – ha sottolineato la funzionaria dell’Oms – La variante Delta approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano e cantano”. A fare paura è in particolare il tasso di positività in costante crescita, spinto dalla variante Delta: lunedì ha sfondato il tetto dell’1%, attestandosi all’1,2%.
“La gente fa quello che gli è permesso e consentito. Se ci saranno danni” dal punto di vista dei contagi “lo vedremo nei prossimi giorni”, ha spiegato il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti. Nonostante la copertura vaccinale, secondo Crisanti i rischi ora sono concreti: “L’Inghilterra è copertissima dai vaccini e hanno 30mila contagi al giorno”. E anche altri Paesi europei non se la passano bene. Spagna e Portogallo sono in allarme per la crescita esponenziale, spinta dalla Delta. E mentre l’Italia riempiva le piazze per festeggiare gli Azzurri, il presidente francese Emmanuel Macron ha giocato d’anticipo introducendo l’obbligo di green pass per ristoranti e mezzi pubblici. L’Italia è al momento lontana dai numeri che si registrano in altri Stati, men che meno dalle cifre a quattro zeri del Regno Unito. Ma si tratta di dati che si potrebbero registrare a fine agosto, secondo Sergio Abrignani, immunologo dell’Università di Milano e membro del Cts.
In un’intervista a La Repubblica, Abrignani spiega come l’Italia debba osservare come vanno le cose nel Paese guidato da Boris Johnson per decidere le misure da adottare. “Soprattutto, vediamo l’impatto dei casi gravi che, per adesso, non sembrano tanti. Il Covid potrebbe diventare come un’influenza”, sottolinea. “Nessuno sa ancora quanto incideranno” sul contagio i festeggiamenti in piazza per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio, “possiamo però dire che si è trattato di un comportamento a rischio. In un lasso di tempo da 4 a 7 giorni vedremo se le infezioni aumentano. E può succedere, visto che si trattava di tanti giovani, cioè persone appartenenti alle categorie meno vaccinate”, spiega Abrignani. Dello stesso avviso anche Fabrizio Pregliasco: “L’Rt in rialzo è un destino”, ha dichiarato il giorno dopo i festeggiamenti il professore dell’Università Statale di Milano. “Con tutto quello che abbiamo fatto con gli Europei gli abbiamo dato una facilitazione, perché in tutti quegli assembramenti è chiaro che c’era una quota di giovani asintomatici che sono andati in giro a festeggiare”. Secondo il suo parere, l’aumento dei casi “sarebbe comunque avvenuto, ma certo aiutarla così non è stato il massimo”.
I timori sono condivisi anche da parte del governo, che nei prossimi giorni sarà chiamato a decidere se prorogare o meno lo stato di emergenza, in scadenza il 30 luglio: l’ipotesi al momento più quotata è quella di estenderlo fino a ottobre, in modo da consentire al commissario straordinario per l’emergenza, il generale Figliuolo, di proseguire con la campagna di vaccinazione. “È inevitabile che una risalita dei contagi ci sarà”, ha avvertito il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “È bellissimo vedere le piazze piene, ma è chiaro che un numero crescente di contagi si osserverà, come è avvenuto in altri Paesi europei”, ha aggiunto. Per avere un’idea di come si sta muovendo il virus, basta guardare ai dati delle Regioni sugli ultimi sette giorni: i casi più eclatanti sono quelli di Molise, Sardegna e del Veneto, dove si sono registrati rispettivamente +271%, +168% e +116% di positivi. Male anche il Lazio, dove i contagi sono saliti del 90%. Seguono poi Toscana (+60%), Liguria, Campania e Lombardia: insomma, in 19 regioni su 21 il coronavirus ha ripreso la sua corsa. Con quali effetti sui casi gravi si capirà nelle prossime settimane.