L’Olanda subisce l’ondata della variante Delta, con le infezioni che sono aumentate del 500% nell’ultima settimana e un tasso di positività al 13.4% (la settimana precedente era al 4,6%). Si tratta dell’incremento più importante da quando, nel giugno del 2020, sono stati avviati test di massa per tracciare la positività della popolazione. Il 10 luglio sono state registrate 10.345 infezioni, il massimo giornaliero registrato da Natale, ma è a guardare l’incremento dell’ultima settimana che appare evidente come la curva sia in netta salita. Negli ultimi sette giorni sono stati riscontrati 51.957 nuovi casi positivi, con un aumento del 500% rispetto ai sette giorni precedenti.
A preoccupare le autorità sanitarie si aggiunge l’indice di trasmissività del virus (Rt), che è tornato a 2,17. Significa che cento persone contagiate possono infettarne altre 217 che, a loro volta, possono trasmettere l’infezione a 471 persone. Per trovare un Rt superiore a quello stimato dalla dirigente del Rivm bisogna tornare al 24 febbraio del 2020, quando questo indicatore arrivò a 2,18. Il tasso di incidenza nell’arco di sette giorni è ormai di 270 casi ogni centomila abitanti. Per fare un paragone, nella confinante Germania l’incidenza è di 6,5 casi ogni 100mila abitanti.
A oggi, il 60-65% dei casi in Olanda è dovuto alla variante delta e i contagi sono schizzati in alto nella fascia d’età 18-29 anni, in gran parte non vaccinata, mentre due terzi dei cittadini hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e il 40% è pienamente immunizzato. la maggiore quota dei contagi (il 37%) è avvenuta nei bar e nei ristoranti, il 16% durante la visita a un’altra famiglia e il 15% per aver partecipato a una festa. Sui 51.957 positivi accertati durante la rilevazione settimanale, 2269 avevano effettuato un viaggio all’estero negli ultimi 14 giorni e tra questi quasi 800 si erano recati in Spagna.
Ventiquattro’ore fa il premier olandese Mark Rutte si era scusato con la popolazione perché “quello che pensavamo fosse possibile in realtà non lo era”. E quindi, a due settimane dalle riaperture, nightclub e discoteche sono stati costretti a richiudere – erano rimasti chiusi per 15 mesi – e sono state reintrodotte misure restrittive su manifestazioni ed eventi tipicamente estivi. L’Olanda aveva sollevato la maggior parte delle misure anti covid lo scorso 26 giugno. Nei locali e per gli eventi dove non è possibile mantenere le distanze si poteva entrare solo con certificati di vaccinazione o un test negativo. Ma vi sono stati casi clamorosi come un nightclub di Enschede dove si sono contagiate 600 persone. Molti clienti, si è poi scoperto, avevano presentato certificazioni false.