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Scintillante e selvaggia, la Gallura ha tanto da raccontare

Un sorridente inno alla bellezza cantato sotto gli occhi di tutti, un angolo di mondo che racchiude paesaggi esaltanti, veri paradisi naturali e il lusso sfrenato di località top. Tra coste rocciose e frastagliate, celebri spiagge dalla leggendaria sabbia bianca, impalpabile e finissima, e mare caraibico, la Sardegna nord – orientale è uno scrigno di tesori.

Testo e Foto di S.Lucente - Alpitour World

Scolpite dal vento, sospese tra granito, cielo e mare, quello scintillare cristallino che riempie gli occhi e il cuore: la Gallura e tutta la costa nord est della Sardegna sembrano un sorridente inno alla bellezza, cantato lì sotto gli occhi di tutti, un angolo di mondo che racchiude paesaggi esaltanti, veri paradisi naturali e il lusso sfrenato di località top. Non servono esagerazioni, per descrivere l’incanto delle sue coste rocciose e frastagliate, le celebri spiagge dalla leggendaria sabbia bianca, impalpabile e finissima, e quel mare così azzurro e pulito da ricordare i Caraibi. Bastano due nomi, per scoprirsi subito in cima alla classifica del mondo: la celebre Costa Smeralda, il litorale che ha dato vita al mito della Sardegna esclusiva, e l’incontaminato arcipelago della Maddalena. Eppure, incredibile a dirsi, questa terra tanto amata dai Visconti prima (e forse pure da Dante) e dai Savoia poi, era rimasta a lungo una meta selvaggia e sconosciuta, fino all’intuizione geniale di un principe che decise di trasformare questo luogo paradisiaco in una destinazione turistica di lusso. La storia è ben conosciuta, come pure il suo protagonista, l’arabo – britannico Aga Khan Karim, che tanto amava bagnarsi in solitudine nelle acque di Portu Li Coggi, l’odierna Spiaggia del Principe. Fu lui che diede il via al mito della Costa Smeralda, e con esso all’idea di una Sardegna glam e costosissima, fatta di yacht e mete esclusive. Non lasciatevi però distrarre dalle luci mondane, la Gallura regala anche località di mare rilassate e intrise di un’atmosfera tradizionale, cittadine vivaci e borghi autentici come quello di Aggius,dove D’Annunzio sognava di tornare per sentire ancora la “tasgia”, il canto del Gallo di Gallura. Luoghi dove sedersi all’ombra dei Nuraghi e gustare una “suppa cuata” insieme a un bicchiere di buon Vermentino, in quell’entroterra ricco di cultura e magia, che impressiona per la sua energia. Tra paradisi marini e rocce granitiche, scorci dalla bellezza unica e calette nascoste, il nord est della Sardegna aspetta solo di essere scoperto.

Pacata ma non troppo: la costa est

Oltre ai paradisi esclusivi che tutti conoscono, il nord – est della Sardegna offre tutto un altro eden di pari bellezza, capace di sorprendere al ritmo di spiagge bianche, atmosfere caraibiche e tanta natura. Porta di ingresso pressoché obbligata è l’antichissima Olbia, cittadina vivace e ricca di storia, oltre che di mare. Da qui, è un attimo raggiungere mete più blasonate, come la vicina Porto Rotondo, fatta costruire dai Donà delle Rose a immagine e somiglianza di Venezia, la loro città natale, tanto che vi si ritrova anche una piazzetta San Marco. Il mare cristallino e le scogliere che contornano questa insenatura naturale fanno da cornice a uno dei ritrovi più amati dal jet set internazionale. Più a nord, adagiato lungo il promontorio di Capo Figari, il piccolo centro marino di Golfo Aranci rappresenta un approdo più pacato rispetto alle località più gettonate, ma altrettanto famoso per la particolare bellezza delle sue innumerevoli spiagge caratterizzate da una costa bassa e regolare, facilmente raggiungibili in auto o a piedi. Percorrendo la meravigliosa costa a sud di Olbia, l’atmosfera glamour prende invece i sapori selvaggi di isole incantate e di una natura sorprendente. E’ il caso dell’isola di Tavolara, un incanto di calcare e granito pronto a regalare un vero viaggio nel viaggio, fra leggende, storia e un cielo che sembra unirsi al blu dell’acqua. Ma tutta la zona di San Teodoro, parte integrante del Parco Marino di Tavolara – Capo Coda Cavallo saprà attirarvi nel suo abbraccio mostrando le sue perle più belle. Proseguendo poco oltre, con uno straordinario mare turchese a levante e fresche pinete alle vostre spalle, l’affascinante borgo di Budoni rappresenta quasi il “confine” tra la Gallura e la Baronìa, riservando ancora piacevoli perle a chi decide di inoltrarsi oltre lo splendido centro storico di questo paesino tutto in pietra, lunghe spiagge di sabbia finissima e brillante come la nota Cupulatti, dove le acque cristalline digradano lentamente verso il largo.

Le luci della Costa Smeralda

Sono sempre loro ad attrarre per prime: le luci della ribalta. Tutta meritata in questo caso, perché la regina del turismo sardo riempie da oltre cinquant’anni l’immaginario dei vacanzieri di tutto il mondo a suon di lusso sfrenato, hotel costosissimi, discoteche glamour e spiagge da sogno. A suo modo, una favola turistica, nata quasi per caso, o forse per amore, oggi punta di diamante di una regione e di un’isola che hanno davvero poco da invidiare al resto del mondo. Lasciarsi prendere dal fascino indubitabile del jet set internazionale è un attimo, d’altronde chi non vorrebbe almeno una volta nella vita sentirsi come un principe, un top player o un James Bond, circondato da una bellezza senza pari? E allora immergetevi nella frenetica vita notturna smeraldina, e poi crogiolatevi al sole tra sabbie candide e scogli rosati., Le tentazioni lussuose e mondane di Porto Cervo sono difficili da resistere, come pure l’esclusività di Cala di Volpe, e le bellezze di località come Ramazzino e Liscia di Vacca.

L’arcipelago della Maddalena

Garibaldi vi si fermò per oltre venticinque anni, in quel di Caprera, intuendo quella natura onirica e selvaggia che ammanta queste isole incantate a pochi chilometri dalla Costa Smeralda. Sono circa 60 gli isolotti e gli spuntoni minori che compongono la costellazione di uno dei paesaggi più suggestivi al mondo, un’area protetta di rara bellezza che sarebbe un peccato non visitare. Ad attendervi, un vero e proprio paradiso marino color turchese, scogliere granitiche, una natura incontaminata avvolta dai profumi intensi della macchia mediterranea, alcune tra le spiagge più famose dell’intero Mediterraneoe l’assoluto silenzio che domina isole selvagge e completamente disabitate. L’isola di La Maddalena, la più grande, è la base ideale se vorrete fermarvi a soggiornare ed esplorare più a fondo i paesaggi unici di questo paradiso galleggiante, ma i suoi 45 chilometri di coste frastagliate ricche di graniti e porfidi sono già un assaggio stupendo. Qui sorge anche il caratteristico borgo di pescatori che è il principale centro abitato di tutto l’arcipelago, dove perdersi tra vicoli e viuzze, palazzi settecenteschi, ristoranti e boutique che si intrecciano fino al porto turistico di Cala Gavetta. Oltre, lasciatevi conquistare anche voi dalla struggente bellezza di Caprera, affacciandovi alle sue ripide scogliere dai tratti rosa e percorrendone i cammini interni, prima di avvicinarvi alla meravigliosa Spiaggia del Relitto: la leggenda narra che l’imbarcazione semisepolta visibile su un lato dell’arenile appartenesse all’Eroe dei due Mondi in persona. Protetta da un vincolo assoluto di inedificabilità, l’isola è collegata alla Maddalena dal Passo della Moneta, un ponte-diga lungo 600 metri. Altra chicca dell’arcipelago è l’isola di Budelli, la prima ad essere colonizzata da pastori corsi. Come Caprera, Spargi e Razzoli, è completamente disabitata, cosa che rende i suoi graniti e le sue calette qualcosa di ancor più suggestivo. Da visitare assolutamente la famosa Spiaggia Rosa, anche se solo da lontano, una misura necessaria per preservare la particolarissima sabbia fatta di frammenti microscopici di coralli e conchiglie. Poco male, tra insenature e scogliere che sorgono dal mare profondo andare in immersione è un vero spettacolo.

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