L’ondata estiva di contagi causata dalla variante Delta preoccupa tutta Europa, dove sempre più Paesi assistono all’aumento dei casi e dibattono sull’obbligatorietà del vaccino per alcune categorie (sanitari in primis) e sulla possibilità di introdurre un pass sanitario per accedere ai luoghi pubblici, come ha già fatto la Francia. A preoccupare più di tutti, proprio per la mole di infezioni registrate, è il Regno Unito che, travolto da settimane dalla variante Delta anche durante le gare degli Europei, ha registrato nell’ultima giornata 42.302 nuovi casi di Covid e altri 49 decessi. Si tratta del numero più alto di nuove infezioni dallo scorso 15 gennaio, quando i casi registrati erano stati 55.761. Ieri c’erano stati 36.660 nuovi contagi e 50 morti.
Anche l’Austria, però, ha registrato un’impennata e i casi sono triplicati nel giro di una settimana. Sono infatti 332 quelli accertati tra venerdì e sabato, mentre nello stesso periodo della settimana precedente ne sono stati individuati appena 107. Negli ultimi sette giorni sono stati registrati in media 160 nuovi casi al giorno, quasi il doppio della stessa settimana di luglio 2020 (84). Lo stesso vale anche per i casi attivi che attualmente sono 2.474 e il 14 luglio del 2020 furono appena 1.239. Il Regno Unito, travolto da settimane dalla variante Delta anche durante le gare degli Europei, ha registrato nell’ultima giornata 42.302 nuovi casi di Covid e altri 49 decessi. Si tratta del numero più alto di nuove infezioni dallo scorso 15 gennaio, quando i casi registrati erano stati 55.761. Ieri c’erano stati 36.660 nuovi contagi e 50 morti.
In Germania, invece, continua a salire da più di una settimana il numero di casi per 100mila abitanti registrato su sette giorni. Il Robert Koch Institut riferisce che oggi il tasso è passato al 7,1, contro il 6,5 di ieri. Le nuove infezioni riportate per le ultime 24 ore sono state 1548, una settimana fa erano state 985. I decessi sono stati 28, contro i 48 di una settimana fa. Da inizio pandemia i casi di contagio sono stati 3.738.683, i decessi 91.287, le guarigioni 3.636.800.
Anche la situazione in Russia continua, come nelle scorse settimane, a destare preoccupazione: nelle ultime 24 ore è stato infatti segnato un nuovo record di decessi. Ne sono stati registrati 786, mai così tanti dall’inizio dell’emergenza sanitaria, come sottolinea l’agenzia Tass. Il bollettino odierno parla anche di 23.827 nuovi casi di Covid-19, che portano il totale a 5.857.002 contagi con 145.278 vittime e 5.257.483 persone dichiarate guarite dopo aver contratto l’infezione. I casi attivi sono 454.241. A Mosca sono stati confermati 3.966 nuovi casi e 109 vittime. Ieri la Russia aveva segnalato un totale di 24.702 contagi e 780 decessi.
La curva pandemica continua a salire anche in Spagna che ieri ha notificato 43.960 nuovi positivi e 13 nuovi decessi per la pandemia, che ha superato i 4 milioni di casi nel Paese. L’incidenza è salita di 68 punti a 436 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni, il dato più alto dal 12 febbraio. Nei giovani tra i 20 e i 29 anni, l’incidenza sale di 218 punti a 1.421 casi ogni 100mila abitanti in due settimane. In totale, 4.015.084 persone sono state infettate e 81.033 sono morte in Spagna a causa del coronavirus dall’inizio della pandemia.
Critica anche la situazione in Olanda, dove il governo ha deciso di richiudere dopo l’impennata di contagi degli ultimi giorni. Inoltre quasi mille persone sono risultate positive dopo aver partecipato al Verknipt Festival che si è tenuto il 3 ed il 4 luglio a Utrecht. Almeno 448 persone sono state contagiate il primo giorno e 516 il secondo. Complessivamente al festival hanno partecipato circa 20mila spettatori. Gli organizzatori si sono detto scioccati per il gigantesco focolaio e si sono difesi sostenendo di aver seguito tutte le misure igienico-sanitarie previste. Per partecipare al festival era obbligatorio presentare la prova di essere vaccinati o un test negativo e, secondo gli osservatori, gli ingressi sono stati controllati con attenzione. Inoltre erano state stabilite delle fasce orarie per evitare assembramenti.