“Renzi fa una proposta di mediazione sul ddl Zan? Qui si vuole mediare sulla vita e sulla dignità delle persone. La proposta avanzata da Ostellari sul togliere il riferimento all’identità di genere dalla legge non è un dettaglio, ma è una crudeltà. Se allora Renzi vuole seguire Salvini per trovare una mediazione a tutti i costi, io dico che è meglio nessuna legge che una legge che introduce discriminazioni“. Sono le parole pronunciate a “In onda” (La7) da Alessandro Zan, deputato del Pd e primo firmatario del disegno di legge che prende il suo nome.
Zan spiega: “Adesso inizia la discussione generale e vedremo se realmente la Lega vuole questa legge come ha detto Salvini, ma io non ci credo perché tutti gli atti che si sono susseguiti sono stati volti ad affossare il ddl, dagli ostruzionismi in Commissione alle 170 audizioni della Lega. Adesso se Salvini ragionerà sui temi, è un conto. Se invece presenterà migliaia di emendamenti come pare, è evidente che non c’è nessuna voglia di approvare la legge, ma le sue sono solo dichiarazioni strumentali. Riguardo all’identità di genere, ricordo che questo termine, che Ostellari vuole togliere dalla legge, è sancito come diritto inviolabile della persona dalla Corte Costituzionale, è cioè una locuzione collaudata nel nostro ordinamento ed esiste in tante leggi – continua – ‘Identità di genere’ in una legge contro i crimini d’odio serve semplicemente per proteggere dalle violenze e dalle discriminazioni dei gruppi sociali, come le persone trans e transgender, che sono le più discriminate tra i discriminati. Non possiamo accettare questo in nome della mediazione. Si può mediare su tante cose, ma non sulla carne viva, sulla vita e sulla dignità delle persone. Se allora vogliono eliminare questo termine dal ddl, dovrebbero avere il coraggio di presentare altri emendamenti per toglierlo anche da altre leggi del nostro ordinamento”.
E conclude: “Quando si parla di mediazione, bisogna stare attenti perché la legge uscita dalla Camera è frutto di una lunghissima mediazione durata oltre un anno, con Italia Viva che è il partito ad aver chiesto più modifiche ed emendamenti, tutti accettati. Si può mediare su tutto, ma non sulla dignità delle persone. La mediazione che vuole fare Salvini, a cui va dietro Renzi, riguarda le definizioni di sesso, di genere, di orientamento sessuale e di identità di genere, peraltro richieste proprio da Italia Viva, dalla ministra Bonetti e dal ministro della Giustizia per la tassatività dell’azione penale. Su questo Renzi non può seguire il sovranista Salvini, lo stesso che ha firmato il manifesto di Orban “Dio, patria e famiglia”, un documento omofobo che contiene delle cose terrificanti”.