Fumogeni viola e cori. Così il lavoratori della Gkn hanno protestato davanti alla Prefettura di Firenze mentre era in corso il tavolo con il Mise sui 422 licenziamenti decisi dall’azienda.
Durante il tavolo l’azienda di Campi Bisenzio ha ribadito di non voler revocare la procedura di licenziamento, confermando, come si legge in una nota “la dolorosa ma necessaria decisione di cessare le attività dello stabilimento produttivo di Campi Bisenzio, dando corso alle procedure che la legge prevede in questi casi”.
I vertici di Gkn Driveline Firenze, in videoconferenza da Milano, “hanno dichiarato alle parti presenti – si legge – di non poter accogliere quale pre-condizione alla trattativa la proposta di revocare la procedura avviata, stante la decisione di chiudere il sito produttivo, ma di essere disponibili ad avviare immediatamente il dialogo con le organizzazioni sindacali nell’ambito della procedura anche con il supporto delle istituzioni per identificare le soluzioni che possano minimizzare il più possibile l’impatto sociale della decisione assunta”. Secondo Gkn “in base alle più recenti stime che è stato possibile effettuare con certezza solo negli ultimi mesi del 2021, lo stabilimento di Campi Bisenzio risulta non essere più sostenibile. Tutte le possibili ragionevoli opzioni sono state ampiamente valutate, tuttavia non è stato possibile identificare alcuna alternativa sostenibile per il sito di Firenze”.