Mai nella storia repubblicana si era arrivati a una Rai tuta in mano della maggioranza“. All’indomani del voto del Parlamento sui quattro membri del Consiglio di Amministrazione Rai, Fratelli d’Italia, quale partito d’opposizione, rimasta esclusa nella composizione del CdA protesta, con una conferenza a cui prende parte lo stato maggiore del partito (senza però Giorgia Meloni). “Intervenga Mattarella che non può girarsi dall’altra parte – dice Ignazio La Russa, per il quale un “riequilibro” potrebbe essere quello di assegnare a FdI la presidenza della Vigilanza – e anche Draghi non faccia come Ponzio Pilato”.

La Russa poi parte con un’invettiva contro chi vuole rompere l’unità del centrodestra e lo invita a uscire allo scoperto, ma a domanda se si riferisca a Salvini, risponde: “Non mi riferisco principalmente a lui. Mi riferisco a nessuno e a tutti”. Ma che il voto di ieri crea una crepa nel centrodestra lo si evince dalle parole del capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida: “In passato con gli amici del centrodestra ci siamo trovati a difendere principi di libertà, qualcuno passando nei banchi della maggioranza sembra esserne dimenticato. Non c’è un litigio nel centrodestra, ma c’è qualcuno che si sta prestando a un quadro che non è quello che difendeva fin quando era all’opposizione”.

E dalla presentazione del suo libro a Perugia, anche Giorgia Meloni è intervenuta sulle nomine del cda della Rai, tirando in ballo il Capo dello Stato. “Mi dispiace che le massime cariche dello Stato non siano intervenute, a cominciare da Mattarella, per impedire un vulnus del genere, c’è una violazione senza precedenti delle più banali norme del pluralismo”, ha detto a margine dell’evento. “Le contestazioni mosse a Ungheria e Polonia dalla Ue sono sul tema della libertà di informazione, allora mi chiedo cosa pensi la commissione Ue di quanto sta accadendo”, continua.

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