Se ci fosse stato ancora qualcuno indeciso sulla rottura dentro il centrodestra, oggi ci ha pensato Giorgia Meloni a rendere ufficialmente chiaro che il clima non è così disteso come Matteo Salvini e Silvio Berlusconi continuano a voler far credere. La leader di Fratelli d’Italia infatti, che solo ieri ha protestato pubblicamente per l’esclusione dal cda Rai, ha deciso di disertare la presentazione del candidato di coalizione per la corsa a Milano Luca Bernardo. Un’assenza pesante che è per forza di cose legata agli ultimi scontri interni: Fdi è infatti l’unico partito di opposizione e l’unico a essere rimasto fuori dal nuovo cda Rai. E la colpa è proprio degli “amici”: è stato l’asse Lega e Fi in Parlamento a rendere impossibile l’elezione del consigliere designato da Fratelli d’Italia. “Una pagina buia della democrazia”, ha detto ieri la Meloni che ha invocato l’intervento di Sergio Mattarella.
Ecco che allora lo scontro si è (ri)aperto nel centrodestra. Ieri Fdi ha organizzato una conferenza stampa lanciando una domanda che era già di per sé un avvertimento: “Se qualcuno vuole far saltare la coalizione lo dica”, hanno dichiarato. E a quanto pare di risposte e rassicurazioni ne sono arrivate poche visto che, stamattina, Meloni ha deciso di non presentarsi a Milano. Ma non solo: quando l’azzurra Licia Ronzulli, seduta in prima fila, ha cercato di togliere dalla sedia per Meloni l’etichetta “riservato”, è intervenuto Ignazio La Russa con un chiarissimo “non me ne fotte un cazzo” pronunciato in favor di telecamera. Insomma la sedia era vuota per un motivo e premura di Fdi era mantenerla tale. Ancora più esplicito l’intervento della coordinatrice Fdi della Lombardia Daniela Santanché: “La coalizione del centrodestra per noi è importante, ma ogni tanto vedo che non è importante per tutti”, ha sentenziato dal palco. E poi a margine, rispondendo alle domande dei giornalisti: “Fatevi delle domande e datevi delle risposte”.
Per il centrodestra, in testa nei sondaggi (trainato soprattutto da Fdi sempre in crescita), le amministrative sono un banco di prova fondamentale e i ritardi nell’annuncio delle candidature stanno rendendo complicata la corsa quasi ovunque. Emblematica la situazione di Milano, dove per arrivare a un nome unitario è stato necessario bruciare svariate candidature e ipotesi. E ora le liti interne non possono che aprire nuovi scenari. Chi è preoccupato è il candidato Luca Bernardo, già penalizzato per una corsa che parte in ritardo: “Sono dispiaciuto dal punto di vista personale” per l’assenza della presidente di FdI Giorgia Meloni.