“La durata del processo deve essere prevedibile, piaccia o non piaccia”. Sono le parole dell’ex procuratore di Torino, Armando Spataro, intervenuto nel corso dell’audizione in commissione Giustizia sulla riforma promossa da Marta Cartabia e dal governo guidato da Mario Draghi. “È importante che sia stata introdotta l’inappellabilità per alcuni reati minori – ha proseguito – l’inammissibilità degli appelli per mancanza di specifiche motivazioni e ampliata la non punibilità per fatti di lieve entità”. Spataro ha messo in luce anche le criticità della riforma, in particolare quella relativa alle strutture e al personale di procure e tribunali.