Cos’era Mazzallakkar? Un fortino arabo che proteggeva dal basso il castello di Zabut arrampicato sulla collina? Un presidio più tardo, dopo l’anno Mille, quando l’antica Sambuca era già nata, magari sorto su un’architettura preesistente? Oppure, come ipotizzano gli storici di recente, una masseria fortificata cinquecentesca che i nobili Perollo, i signori della zona, avevano costruito sullo stile dei castelli maltesi, nell’isoletta dove avevano possedimenti? Già il nome, a sentirlo pronunciare, evoca veli, spezie, mercanti, profumi, sete e incensi. Il fortino è riemerso dal lago Arancio, nel territorio di Sciacca, a causa delle scarse precipitazioni. Ora è visitabile.