Una “preoccupante” impennata di casi di Covid-19 a Mykonos, una delle più popolari mete turistiche della Grecia, ha fatto scattare le contromisure del governo di Atene per provare a contenere la situazione. Sull’isola è stato imposto un coprifuoco di 5 ore durante la notte, con il divieto di circolazione tra l’1 e le 6 del mattino, oltre al divieto di suonare musica per bar, ristoranti e locali notturni. Le misure, come ha spiegato il vice ministro della Protezione civile Nikos Hardalias, sono effettive da subito e si protrarranno fino al 26 luglio.
Lo stesso vice ministro il 15 luglio aveva avvertito che i casi attivi nell’isola erano quadruplicati superando i 300 in appena una settimana. Adesso sono arrivate le restrizioni in una delle mete mondiali della movida notturna. “Chiediamo ai residenti, ai turisti e agli imprenditori della nostra bellissima isola di seguire fedelmente le misure in modo che la diffusione del virus possa essere rapidamente controllata e Mykonos possa tornare alla normalità”, ha affermato Hardalias.
Il vice ministro ha insistito sul rispetto delle regole nell’ottica di disincentivare le feste clandestine, avvisando che chi organizza party privati con più di 20 persone aggirando le norme imposte per controllare l’aumento dei casi rischia multe fino a 200mila euro. La situazione delle isole greche non è serena, in generale. Contagi in veloce risalita – stando a quanto comunicato da Hardalias – sono segnalati anche a Santorini, Paros, Ios e in alcune città dell’isola di Creta.
Una situazione che il governo greco sta provando a gestire già da alcuni giorni con l’introduzione del green pass obbligatorio per accedere a quasi tutte le attività sociali, ad eccezione dei bar e ristoranti ma solo se si sta seduti all’aperto. Dai concerti alle discoteche – nelle quali non si può comunque ballare – sarà obbligatorio esibire il certificato di vaccinazione o l’attestato di un tampone negativo effettuato al massimo 72 ore prima.