"La lingua tedesca a malapena ha parole per descrivere la devastazione. I governi federale e statale agiranno insieme per riportare la situazione alla normalità", ha detto la cancelliera promettendo aiuti economici ben organizzati
Di ritorno dal vertice negli Stati Uniti con Joe Biden, oggi è il giorno della visita della cancelliera Angela Merkel nei territori devastati dalle alluvioni di questi giorni in Germania. Mentre il bilancio delle vittime continua a salire, con 156 morti solo in Germania, ai quali si aggiungono i 27 registrati in Belgio, per un totale di 183, la capa dell’esecutivo tedesco si è recata a Schuld, paesino del distretto di Ahrweiler che è una delle zone maggiormente colpite, accompagnata dal premier della Renania Palatinato, Malu Dreyer. “Abbiamo visto con quanta forza può agire la natura, noi contrasteremo questa forza nel breve termine, ma anche nel medio e lungo termine – ha detto – Servono politiche che prendano in considerazione la natura e il clima molto più di quanto sia stato fatto negli anni recenti”.
Mentre sono ancora centinaia i dispersi che rischiano di far crescere ulteriormente il numero delle vittime, altre 130 persone sono state evacuate nella località di Bad Reichenhall, nell’alta Baviera, dove a causa dell’esondazione del fiume Ache si è temuto il crollo di decine di abitazioni. Nella circoscrizione sono stati mobilitati 890 soccorritori fra Vigili del fuoco e forze dell’ordine. “Le auto sono diventate come la palla da gioco dell’enorme massa d’acqua”, ha raccontato un soccorritore citato dia media tedeschi. L’emergenza maltempo, che in Germania ha riguardato nei giorni scorsi in particolare la Renania-Palatinato e il Nord Reno-Vestfalia, ha raggiunto anche l’Alta Baviera e la Sassonia, nella zona montuosa conosciuta come “Svizzera sassone”. “La situazione è tesa ma sotto controllo”, ha affermato un portavoce dell’amministrazione di Dresda.
Merkel, arrivata nei luoghi del disastro, ha parlato di “una situazione surreale, spettrale” e detto che “la lingua tedesca a malapena ha parole per descrivere la devastazione. I governi federale e statale agiranno insieme per riportare la situazione alla normalità”, promettendo infine aiuti economici ben organizzati. A questo proposito, il ministro delle finanze, Olaf Scholz, ha promesso di stanziare aiuti immediati: “Serve un atto di forza nazionale”. Scholz ha parlato di due passi necessari da decidere nel consiglio di gabinetto di mercoledì prossimo: “Innanzitutto aiuti immediati. Nell’ultima alluvione furono necessari oltre 300 milioni di euro. In questa occasione ne serviranno certamente altrettanti – ha spiegato – Quindi dobbiamo costituire le premesse per un programma di ricostruzione, in modo da poter riparare velocemente case, strade e ponti andati distrutti. Come sappiamo dalla precedente catastrofe, si tratta di miliardi di euro“.
Anche il Papa è tornato a esprimere dolore e vicinanza alle popolazioni dell’Europa colpite dalle violente alluvioni: “Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni di Germania, Belgio, Olanda colpite dalle catastrofi – ha detto Bergoglio durante l’Angelus – Il Signore accolga i defunti e conforti i famigliari. Sostenga l’impegno di tutti per soccorrere chi ha subito gravi danni”.