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Festival di Cannes, la clamorosa gaffe di Spike Lee: ha “spoilerato” la vincitrice della Palma d’Oro. Poi le scuse: “È importante avere sempre una seconda possibilità”

La gaffe è nata e si è consumata nel caos generale, non è stata colta immediatamente, almeno non dagli schemi sintonizzati su Canal Plus che programmava la Cerimonia di Chiusura nel delirio della traduzione inglese/francese

Stavolta Spike non ha fatto la cosa giusta. Ma si è scusato, e giustificato: “In 63 anni di vita ho capito che è importante avere sempre una seconda possibilità”. Fatto sta che la sua gaffe non ha precedenti al Festival di Cannes e si allinea alla clamorosa della Notte degli Oscar che portò Warren Beatty e Faye Dunaway ad annunciare il film sbagliato quale titolato del massimo premio.

Ma nella mitica Gran Theatre Lumiere, quella a cui si accede salendo la celebrata Montée des Marshes, quanto Spike il Gaffeur ha messo in scena è un errore di protocollo, o di “timing” per dirla all’inglese, cioè di tempistica. Insomma, entrando in scena quale presidente della giuria con tutti i membri già accomodati al loro posto sul palco, Lee ha iniziato a pasticciare ed evidentemente a non capire (complice troppa lingua francese a mandarlo in tilt…?) e quando è giunto il momento di annunciare il premio al miglior attore, il primo riconoscimento inserito nella saletta del Palmares 2021 dopo il bellissimo omaggio a Marco Bellocchio, ecco che il regista de La 24ma ora si lascia scappare la proclamazione della Palma d’Oro, pronunciando il titolo Titane di Julia Ducournau.

La rivista Variety ha colto immediatamente la gaffe facendone una notizia poi ripresa un po’ in giro dai siti. Ma poiché la gaffe è nata e si è consumata nel caos generale, non è stata colta immediatamente, almeno non dagli schemi sintonizzati su Canal Plus che programmava la Cerimonia di Chiusura nel delirio della traduzione inglese/francese. Quindi è rimasto il piacere del dubbio “avremo capito male, avrà letto il premio sbagliato”. E invece no, Spike Lee aveva solennemente anticipato i tempi dando in pasto all’universo mondo ciò che invece doveva arrivare alla fine, dimostrandosi come da personale protocollo, un incurabile sovversivo.