“Dopo tre notti e quattro giorni l’occupazione portata avanti da alcune persone con disabilità della sede della presidenza di Regione Puglia è terminata con una certificazione che accoglie tutte le nostre richieste”. A dirlo con molta soddisfazione a Ilfattoquotidiano.it è Luigi Gariano, uno dei protagonisti della mobilitazione sostenuta da 22 associazioni locali e nazionali. La protesta davanti alla sede della Presidenza di Regione– iniziata martedì 13 luglio a causa della mancanza del contributo Covid e altri sussidi per le persone bisognose – si è conclusa la notte del 16 luglio nel modo migliore: dopo una lunga trattativa, finalmente l’incontro risolutivo con il presidente Michele Emiliano che ha portato a raggiungere l’intesa e un documento ufficiale condiviso.
La battaglia aveva quattro obiettivi, tutti raggiunti. Regione Puglia ha infatti assicurato di finanziare subito il contributo Covid con l’assegno di cura, che era andato in scadenza a fine giugno, oltre che ha garantito di migliorare la situazione in merito agli ausili di cui necessitano e ai progetti di Vita indipendente. Subito dopo l’accordo siglato tra le parti è stato adottato dal dipartimento Salute un provvedimento che verrà trasmesso alle Asl con il quale vengono accolte le richieste delle persone con disabilità.
“Finalmente siamo stati ascoltati e il presidente Emiliano ha recepito tutte le nostre proposte” aggiunge Gariano. “È stata una lotta fino all’ultimo, ma siamo riusciti a garantire per migliaia di donne e uomini in condizione di fragilità”. Anche l’organizzatrice del sit-in, Gianna Montrone, è molto felice per i risultati conseguiti: “Questa vittoria è arrivata in particolare grazie all’impegno e alla passione di noi donne e uomini disabili che ci siamo battuti per i diritti di migliaia di persone con grave disabilità”. E conclude: “Finalmente oggi abbiamo ottenuto un grande successo, nessuno calpesterà più i nostri diritti”.
Nello specifico si legge nel documento condiviso che per la “fornitura di ausili protesici, nelle more di una procedura unica regionale di approvvigionamento e fornitura si dispone alle direzioni aziendali di adottare un accordo quadro regionale facendo riferimento alle procedure di acquisizione in vigore presso la ASL di Taranto“, così come veniva sollecitato dalle associazioni. Via libera anche al potenziamento dell’assistenza infermieristica domiciliare con circa 200 unità; e non sarà più un obbligo per il caregiver di presenziare nel domicilio dell’assistito durante le ore di assistenza infermieristica. Confermato anche il contributo Covid con impegno della Regione a finanziarlo sino al 31 dicembre. Per quanto riguarda i progetti PRO.VI (Vita indipendente), “non saranno più applicati in nessun caso la fidejussione o il fondo di garanzia”, come avevano richiesto le associazioni aderenti al sit-in.