Soddisfazione del ministro Bianchi e dei sindacati. Il pressing delle organizzazioni dei lavoratori per "accelerare al massimo le procedure di nomina"
Il ministero dell’Economia ha dato il via libera all’assunzione di 112.473 docenti per il prossimo anno scolastico. Un numero che copre tutti i posti vacanti disponibili e liberi, sia di tipo comune che di sostegno. Il primo a cantar vittoria è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi convinto di partire a settembre in presenza e con tutti i docenti al loro posto. A festeggiare sono anche i tanti maestri e professori che attendevano proprio il riscontro del Mef per fare quattro conti con la loro vita. A essere soddisfatti ma guardinghi sono invece i sindacati che hanno da sempre un occhio attento e critico in tema di assunzioni. Maddalena Gissi, segretaria nazionale della Cisl Scuola vede il problema ma propone anche una soluzione: “Se anche non si raggiungerà l’obiettivo di effettuarle tutte, vi sono le condizioni per cogliere pienamente tutte le opportunità consentite dalle procedure straordinarie previste dalle modifiche al decreto Sostegni bis, grazie alle quali in mancanza di aspiranti nelle graduatorie concorsuali e nelle graduatorie ad esaurimento si potrà attingere dalla prima fascia delle graduatorie provinciali di supplenza”.
Per il personale in possesso del titolo di specializzazione, che comprenderà anche i nuovi ingressi negli elenchi aggiuntivi per chi consegue il titolo entro fine luglio, la procedura straordinaria contribuirà a colmare almeno in parte il numero elevatissimo di posti scoperti nell’organico di sostegno, garantendo maggiore stabilità e continuità didattica. “È importantissimo avere ottenuto finalmente il via libera alle assunzioni – sottolinea Gissi – ora è fondamentale accelerare al massimo le procedure di nomina, a partire dalla definizione dei contingenti da attribuire alle diverse regioni, per consentire un avvio quanto più possibile regolare del nuovo anno scolastico”.
A spegnere l’entusiasmo che si respira in viale Trastevere è anche il numero uno della Flc Cigl, Francesco Sinopoli: “Scelte più coraggiose sulla procedura straordinaria di assunzioni da Gps, come avevamo da tempo suggerito, avrebbero permesso di assegnare l’intero contingente, purtroppo ciò non avverrà e, secondo le nostre stime, potrebbero rimanere scoperte più di 40mila cattedre rispetto al totale autorizzato“. Secondo il sindacato guidato da Sinopoli, “proprio per questo ora occorre valorizzare al massimo le graduatorie utilizzabili, sia quelle già esistenti che quelle del concorso straordinario 2020 che comprendono anche gli idonei e infine, le gps”.
Una proposta arriva anche da Pino Turi a capo della Uil Scuola: “Non ci sono le condizioni per coprire tutti quei posti. Abbiamo una finestra aperta per consentire di entrare nella prima fascia delle Gps, che come noto hanno un percorso particolare per le immissioni in ruolo, in scadenza a fine luglio. Se queste persone, come noi riteniamo, sono da considerare abilitate, possono fare domanda per la prima fascia gps”.