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Alessandra Amoroso e la prima volta a San Siro: “Sarò la seconda artista dopo Laura Pausini, ora sono pronta e so di meritarlo”

L'appuntamento con l'evento “Tutto accade a San Siro” sarà il 13 luglio 2022 allo Stadio San Siro di Milano. Per la seconda volta dopo 15 anni una artista italiana canterà nel tempio del pop. In autunno uscirà il nuovo album “Tutto accade” e nel frattempo Alessandra continuerà a prepararsi con il personal trainer e a fare meditazione

di Andrea Conti

“Eccomi, sono pronta ma mia mamma è già entrata in ansia!”. Sguardo fiero e orgoglioso, Alessandra Amoroso ha annunciato in un incontro stampa allo stadio San Siro di Milano il suo evento che si terrà il 13 luglio 2022 in occasione del live numero 200 dei suoi dodici anni di carriera. Una bella soddisfazione dal momento che è la seconda donna della musica italiana a varcare la soglia del tempio del pop, a quindici anni di distanza dalla prima volta di Laura Pausini. “Fa riflettere questa cosa – afferma Alessandra – Spero di aprire un varco sulla musica maschile e femminile perché la musica non ha genere, ma vorrei passare la staffetta a tante altre donne talentuosissime, che fanno musica da tanto tempo e spero di portare fortuna”. A distanza di tre anni dall’ultimo tour (32 date in 20 regioni italiane con oltre 170mila spettatori), la cantante tornerà per celebrare questo “viaggio” lungo 12 anni e presentare dal vivo il nuovo disco di inediti “Tutto accade” che uscirà in autunno.

“L’idea del concerto allo stadio era già pronta nel 2017, – rivela Ferdinando Salzano di Friends & Partners che organizza l’evento – dopo un sold out lampo all’Arena di Verona, ma ora è arrivato il momento giusto. Alessandra aveva mostrato addirittura l’intenzione di ritirarsi dalle scene dopo un live al Palasport di Bologna nel 2011”. E la Amoroso ha aggiunto: “Quando mi hanno proposto lo stadio mi sono posta mille paranoia e pensieri ma mi sono affidata completamente al mio team. Dentro di me sento di essere pronta a ricevere questa emozione grande che sicuramente mi travolgerà, mi sento pronta”.

“In questi quasi due anni ho avuto modo di riflettere molto su chi sono e su cosa voglio, probabilmente non avevo mai avuto il tempo di poterlo fare fino ad ora – continua -. Questo periodo mi ha aiutato a concentrarmi su me stessa. Mi ha dato modo di guardare anche al mio passato. Il mio messaggio è: mi guardo oggi e vedo una giovane donna che è sempre stata sincera con sé stessa, i suoi sentimenti e le persone. sono molto orgogliosa. Io sono quello che mi va di essere, sono quello che mi emoziona che mi va di raccontare ed esprimere. A me piace fare musica. Io sono Alessandra Amoroso e faccio la cantante e ci credo fermamente”.

Sul manifesto ci sono due Alessandra: “Ho capito che entrambe fanno parte della stessa persona. Inutile porsi dei limiti. Devo accettare il fatto che faccio la cantante e posso anche pulire casa, portare mia nipote al parco e salire su un palco. Non devo odiare quella che ha avuto successo o disprezzarla perché se è arrivata fino a qui se lo è meritato. Ma quello che ho vissuto fino a oggi è una lotta continua che c’è stata dentro di me, ma oggi c’è accettazione”. Per prepararsi al meglio per l’evento del prossimo anno, l’artista ha organizzato al meglio la sua forma fisica e mentale: “Da quasi sei anni mi alleno con un personal trainer. Il palco sarà grande dovrò correre da una parte all’altra. E poi l’arrivo di una fatina del cervello che è la mia psicologa ci parlo tanto e faccio meditazione e con lei sono arrivata ad accettare chi sono”.

La mente è già rivolta all’organizzazione e alla realizzazione dello show: “Condividerò questa festa con tanti amici (non mancherà il ‘pezzo di cuore’ Emma, ndr) ma è presto per parlarne, ora voglio concentrarmi su quello che voglio dare a livello musicale e scenografico, magari continuare con la scia delle proiezioni. Poi non vedo l’ora di cantare live il prossimo disco, ascolto i nuovi brani molto spesso, sono belli. Infine il 13 luglio sarà una festa. Mi sento fortunata, per tanti motivi dopo un periodo durissimo per il mondo del live sarò lì, dove finalmente potrò avere con me tutta la mia famiglia itinerante di tecnici e musicisti che mi hanno supportato e accompagnata nel mio percorso”.

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