Il via libera è arrivato nella notte all’unanimità, nonostante il parere contrario del governo. Le commissioni per gli Affari costituzionali hanno approvato all’unanimità l’emendamento al decreto Semplificazioni che consentirà di sottoscrivere i referendum con la firma digitale. Il primo firmatario è Riccardo Magi di Più Europa, poi sostenuto anche dal presidente M5s Giuseppe Brescia. Adesso si attende la conferma del provvedimento in Aula, dove però si attende la fiducia. La piattaforma che permetterà di sottoscrivere online il referendum sull’eutanasia legale è in fase di realizzazione e sarà operativa entro il mese di agosto, mentre continua la raccolta firme attraverso i banchetti in diversi comuni in tutta Italia.
“Una conquista storica per la democrazia” per l’associazione Luca Coscioni che dal 2002 si occupa di libertà civili e diritti umani. Un risultato che arriva anche a seguito dello sciopero della fame nei giorni scorsi di Lorenzo Mineo e di altri 25 sostenitori del referendum sull’eutanasia legale per chiedere al governo, in particolare alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia di non bloccare l’emendamento. La ministra aveva, infatti, espresso parere contrario dopo che, nell’ambito della campagna “#DemocraziaNegata” lanciata da Marco Gentili, co-presidente dell’associazione e da Mario Staderini, il ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao, si era impegnato a dare seguito alla richiesta. Sull’approvazione dell’emendamento, Marco Cappato ha sottolineato come sia stato già “segnato un traguardo storico sui diritti politici e digitali dei cittadini”, ringraziando il primo firmatario e i deputati che sono andati oltre “il parere burocraticamente negativo” del governo. “Raccogliere firme digitalmente significa consentire a tutti di poter esercitare i loro diritti politici. Sulle restrizioni ancora in vigore per le firme cartacee c’è ancora strada da fare, ma intanto è stato segnato un traguardo storico per la democrazia italiana” ha dichiarato.
Anche Marco Gentili, co-presidente dell’associazione ha accolto positivamente la notizia portando l’esempio della sua storia: “Per chi come me si trova in condizioni di malattia e grave disabilità, l’esclusione degli strumenti digitali per la raccolta delle firme è – di fatto – un impedimento assoluto alla partecipazione democratica”. E continua: “Se l’Aula confermerà quanto approvato in commissione, non sarà più così. Questo provvedimento è essenziale per tutti i cittadini“. Un risultato – spiega Gentili – che non sarebbe stato possibile senza la battaglia politica di lungo corso di Mario Staderini, che ha fatto condannare l’Italia dal Comitato per i diritti umani dell’Onu nel 2019 proprio sulla legge sui referendum, e senza Riccardo Magi, riuscito nell’impresa di far passare un provvedimento così importante nonostante il parere contrario del governo.
Diritti
Firma digitale per i referendum: alla Camera via libera all’unanimità nonostante il parere contrario del governo. “Conquista storica”
L’approvazione dell’emendamento al dl Semplificazioni è arrivata ieri notte. A beneficiarne sarà soprattutto la raccolta firme per l’eutanasia legale. Cappato: “Traguardo storico sui diritti politici e digitali dei cittadini”
Il via libera è arrivato nella notte all’unanimità, nonostante il parere contrario del governo. Le commissioni per gli Affari costituzionali hanno approvato all’unanimità l’emendamento al decreto Semplificazioni che consentirà di sottoscrivere i referendum con la firma digitale. Il primo firmatario è Riccardo Magi di Più Europa, poi sostenuto anche dal presidente M5s Giuseppe Brescia. Adesso si attende la conferma del provvedimento in Aula, dove però si attende la fiducia. La piattaforma che permetterà di sottoscrivere online il referendum sull’eutanasia legale è in fase di realizzazione e sarà operativa entro il mese di agosto, mentre continua la raccolta firme attraverso i banchetti in diversi comuni in tutta Italia.
“Una conquista storica per la democrazia” per l’associazione Luca Coscioni che dal 2002 si occupa di libertà civili e diritti umani. Un risultato che arriva anche a seguito dello sciopero della fame nei giorni scorsi di Lorenzo Mineo e di altri 25 sostenitori del referendum sull’eutanasia legale per chiedere al governo, in particolare alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia di non bloccare l’emendamento. La ministra aveva, infatti, espresso parere contrario dopo che, nell’ambito della campagna “#DemocraziaNegata” lanciata da Marco Gentili, co-presidente dell’associazione e da Mario Staderini, il ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao, si era impegnato a dare seguito alla richiesta. Sull’approvazione dell’emendamento, Marco Cappato ha sottolineato come sia stato già “segnato un traguardo storico sui diritti politici e digitali dei cittadini”, ringraziando il primo firmatario e i deputati che sono andati oltre “il parere burocraticamente negativo” del governo. “Raccogliere firme digitalmente significa consentire a tutti di poter esercitare i loro diritti politici. Sulle restrizioni ancora in vigore per le firme cartacee c’è ancora strada da fare, ma intanto è stato segnato un traguardo storico per la democrazia italiana” ha dichiarato.
Anche Marco Gentili, co-presidente dell’associazione ha accolto positivamente la notizia portando l’esempio della sua storia: “Per chi come me si trova in condizioni di malattia e grave disabilità, l’esclusione degli strumenti digitali per la raccolta delle firme è – di fatto – un impedimento assoluto alla partecipazione democratica”. E continua: “Se l’Aula confermerà quanto approvato in commissione, non sarà più così. Questo provvedimento è essenziale per tutti i cittadini“. Un risultato – spiega Gentili – che non sarebbe stato possibile senza la battaglia politica di lungo corso di Mario Staderini, che ha fatto condannare l’Italia dal Comitato per i diritti umani dell’Onu nel 2019 proprio sulla legge sui referendum, e senza Riccardo Magi, riuscito nell’impresa di far passare un provvedimento così importante nonostante il parere contrario del governo.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".