“Noi non ci immischiamo con Falcone e Borsellino, queste vergogne sono“. Sono le parole di Maurizio Di Fede, uno dei mafiosi fermato nell’operazione Tentacoli della Squadra mobile di Palermo, intercettato mentre si rivolge a un’amica che voleva mandare la figlia a una manifestazione in ricordo della strage di Capaci. Di Fede, di fatto, le vieta di mandare la bambina: “Non ti permettere, io mio figlio mai l’ho mandato a queste cose… vergogna”. Nei giorni successivi Di Fede si assicura che la figlia dell’amica non partecipi al corteo: “Là dove deve andare la bambina, la sbirra. Falcone, minchia che cosa inutile”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione