Alla vigilia della prima votazione con il nuovo sistema, prevista per la scelta del candidato sindaco M5s di Torino (tra Valentina Sganga e Andrea Russi, ndr), il presidente del Comitato di garanzia pentastellato, Vito Crimi, ha presentato in conferenza stampa al Senato il nuovo meccanismo di voto online previsto con SkyVote, dopo il divorzio da Davide Casaleggio e dalla piattaforma Rousseau: “La democrazia diretta è il nostro cuore pulsante, anche per il nuovo Statuto continua a essere fondamentale e centrale“, ha rivendicato.
“La novità rispetto al passato? La società SkyVote non ha alcun ruolo nella definizione del corpo elettorale, che viene fatto dagli organi del M5S. Il corpo elettorale viene consegnato poi a SkyVote con dei dati che servono esclusivamente all’identificazione del votante. Sarà SkyVote a controllare che ad accedere alla piattaforma sia soltanto chi ha indicato il M5S. Questo meccanismo ha una serie di sistemi che garantiscono la segretezza, l’autenticità e l’unicità del voto”, ha spiegato il senatore ed ex reggente.
“Il nostro sforzo è quello di coniugare il principio di democrazia con la certezze di verità e trasparenza. Ogni seggio elettorale è criptato e la chiave di decriptazione è nelle mani del notaio”, ha aggiunto Alfonso Colucci, notaio che si occuperà dei voti su Skyvote. Alfonso Di Sotto, ad della società, ha invece assicurato che la piattaforma prevede sistemi che individuano “attacchi e intrusioni”. Ma non solo: “Il dato è conoscibile solo alla fine ed è la garanzia che è immodificabile”.
“Siamo orgogliosi di fare da apripista come comunità torinese”, ha rivendicato invece la sindaca uscente di Torino, Chiara Appendino, collegata da remoto alla conferenza. Mentre Crimi ha sottolineato come quella della democrazia diretta sia stata fin dalle origini una caratteristica centrale dei pentastellati: “Il M5S tutto questo lo aveva non solo predicato, ma attuato in tempi non sospetti. In un certo periodo venivamo anche derisi per alcune nostre scelte. Oggi invece questo sta diventando di uso comune in tantissime realtà”. E ancora: “Tutto questo nasce a questa intuizione nata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, quello di portare a compimento la democrazia diretta. Li ringraziamo per averci portato verso questo percorso”.