Tornano a protestare gli operai della Whirlpool di Napoli che questa mattina hanno occupato i binari dell’alta velocità nella stazione centrale del capoluogo campano obbligando Trenitalia a sospendere arrivi e partenze. “Dal governo tanta solidarietà ma nessuna soluzione – dicono i lavoratori del polo logistico di Via Argine – continueremo a protestare finché non verranno ritirati i licenziamenti, bisogna obbligare l’azienda almeno a restituire quanto le è stato dato in questi anni, tra cassa integrazione e agevolazioni fiscali, perché se non vogliono cambiare idea e chiudere lo stabilimento di Napoli almeno diano indietro i soldi dei contribuenti che sono stati erogati”. Il blitz dei lavoratori della Whirlpool alla stazione centrale di Napoli è proseguito con un blocco stradale che ha mandato in tilt il traffico cittadino.

“Ora l’azienda dice che i nostri operai non sono qualificati e necessitano di formazione – spiegano i sindacati presenti al corteo – ma questo è contraddittorio intanto perché inizialmente dicevano che il problema era la mancanza di commesse, adesso invece vogliono farci credere che operai, più volte premiati (Napoli per anni è stato il fiore all’occhiello del gruppo statunitense, ndr) ora non possano essere formati su nuove produzioni. La verità – concludono i sindacati – è che molte aziende, non solo Whirlpool, stavano solo aspettando lo sblocco dei licenziamenti, ma è assurdo che queste aziende prima prendano i soldi dei contribuenti e poi vadano ad investire all’estero”.

Articolo Precedente

Lavoro, Inail: “L’86% delle aziende ispezionate nel 2020 aveva lavoratori irregolari o in nero. Con il Covid +27% di infortuni mortali”

next
Articolo Successivo

Stellantis, 800 dipendenti in uscita con esodo incentivato. Fiom: “È come se chiudesse una fabbrica di medie dimensioni”

next