Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo: il certificato verde diventa il lasciapassare per la vita durante la pandemia, ma sarà valido anche dopo una dose. Ancora non servirà per prendere i mezzi pubblici. Restano chiuse le discoteche. Cambiano anche i parametri per i colori: la soglia per il passaggio in zona gialla viene fissata al 10% di occupazione delle terapie intensive e al 15% per le ospedalizzazioni. Stato d'emergenza prorogato al 31 dicembre
Dal 6 agosto servirà il green pass per consumare nei bar e nei ristoranti al chiuso, così come per andare in palestra o al cinema: diventerà il lasciapassare per partecipare ad attività ed eventi durante la pandemia. Basterà, però, avere anche solo la prima dose di vaccino per ottenere il certificato. È questo l’accordo trovato dal governo sul nuovo decreto Covid che è stato approvato in Consiglio dei ministri. “La campagna vaccinale ha permesso all’economia di riprendersi”, ha spiegato il premier Mario Draghi in conferenza stampa, “il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche”. Il provvedimento stabilisce infatti anche i nuovi parametri per il passaggio delle Regioni da una zona e all’altra, che renderanno più difficile l’uscita dalla zona bianca e si basano sull’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. “Abbiamo deciso in accordo con le Regioni che il tasso di ospedalizzazione sia il ‘driver‘ per il cambio dei colori nelle Regioni”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Inoltre, lo stato d’emergenza per il Covid è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021.
“L’economia italiana sta bene. L’Italia cresce a un ritmo anche superiore rispetto ad altri Paesi Ue. Ma la variante Delta è minacciosa, si espande più rapidamente. Abbiamo imparato che senza reagire la realtà di altri Paesi che ora ci sembra distante si presenterà in modo immediato”, ha detto Draghi. Quindi, “perché per l’Italia continui ad essere un momento favorevole occorre agire“, ha aggiunto il premier presentando il decreto. “Circa due terzi degli italiani con più di 12 anni ha ricevuto una dose, oltre la metà ha completato il ciclo vaccinale”, ha ricordato ancora Draghi, sottolineando anche che “la pressione sugli ospedali è fortemente diminuita”. È la “campagna vaccinale che ha permesso all’economia di riprendersi“, quindi “invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito per proteggere se stessi e le proprie famiglie”, ha detto il presidente del Consiglio. Il green pass “è uno strumento con cui gli italiani hanno ormai a che fare da diverse settimane e sono già 40 milioni i certificati scaricati a questa mattina alle 7″, ha proseguito il ministro Speranza. “Noi già oggi prima dell’approvazione di questo decreto abbiamo usato questo certificato per alcune fattispecie particolari: matrimoni, entrare in Rsa e visitare un caro. Con questo decreto estendiamo in maniera piuttosto significativa l’uso di questo strumento”, ha aggiunto.
Esclusi (per ora) trasporti e scuola – L’uso del green pass per accedere ai mezzi di trasporto pubblici – dai treni agli aerei, dai bus alla metropolitana – non è stato invece inserito nel dl anti-Covid. Sull’applicazione delle nuove regole Covid a trasporti, scuola e lavoro una nuova riunione della cabina di regia del governo potrebbe tenersi la prossima settimana. Nel decreto infatti non ci sarà nemmeno l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola. “Presto affronteremo i temi della scuola, dei trasporti e del lavoro con misure ad hoc”, ha spiegato Draghi. “E’ questione complessa e da discutere con i sindacati“, ha detto il premier rispondendo a una domanda sul green pass per i luoghi di lavoro.
Dove servirà il pass – L’obbligo del certificato verde entrerà in vigore dal 6 agosto (e non dal 5 come era emerso dalle anticipazioni) per dare il tempo agli esercenti di organizzarsi. Il certificato verde servirà per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti, ma non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso. Anche in palestra si entrerà solo se muniti di green pass: senza si dovrà rinunciare a tutto lo sport al chiuso. Servirà il certificato inoltre per i teatri e i cinema, le competizioni sportivi, i musei, le piscine e i centri benessere, le fiere, le sagre, i convegni e i congressi, i centri termali, i parchi tematici e di divertimento, i centri culturali, i centri sociali e ricreativi, le attività di sale gioco, sale bingo e sale scommesse, casinò e le procedure concorsuali. Certificato verde obbligatorio anche per partecipare ai concerti o entrare allo stadio.
Discoteche chiuse – Le discoteche invece resteranno chiuse. Nessun accesso, dunque, neanche per i possessori di green pass. La Lega in cabina di regia aveva insistito per l’apertura, con nuove regole. “Sono previsti ristori per le discoteche”, ha poi specificato Draghi in conferenza stampa.
Aumenta la capienza per teatri e stadi – Aumenta il numero di spettatori ammessi sia al chiuso che all’aperto. I grandi eventi, sia culturali che sportivi, avranno una percentuale a stabilire il limite di capienza, a fronte dell’ingresso con green pass: la soglia è stata fissata al 30% al chiuso e al 50% all’aperto. Anche gli stadi quindi potranno essere riempiti per metà della capienza. Per quanto riguarda cinema e teatri, in zona gialla gli spettatori potranno salire all’aperto fino a un massimo di 2500 e al chiuso fino a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all’aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone.
La validità del certificato – Il green pass per accedere dal 6 agosto a locali, attività ed eventi sarà valido per chi abbia avuto almeno una dose di vaccino (validità dura per 9 mesi a partire dalla data del richiamo). Inoltre, ottiene il certificato chiunque abbia fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti (validità di 48 ore) o sia guarito dal Covid nei sei mesi precedenti (validità di 6 mesi). Le Regioni nel corso del confronto con l’esecutivo che si è tenuto prima del Cdm hanno chiesto al governo di inviare quantitativi di vaccini adeguati all’aumento presunto delle richieste, in vista dell’introduzione estesa del green pass. Per chi ha il certificato verde ci sarà anche una riduzione della quarantena di 14 giorni in caso di contatto stretto con un positivo: non è ancora noto di quanto verrà accorciata.
Sanzioni – I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
I criteri per definire i colori – I nuovi parametri che determinano il passaggio di una Regione da una fascia all’altra sono stati resi meno stringenti rispetto alle previsioni: la soglia per il passaggio in zona gialla viene fissata al 10% di occupazione delle terapie intensive e contemporaneamente al 15% per le ospedalizzazioni. Terapie intensive al 20% e aree mediche al 30% per diventare arancioni e rispettivamente al 30 e al 40% per entrare in zona rossa. Il governo inizialmente aveva proposto una soglia al 5% di occupazione dei reparti di rianimazione per passare in zona gialla, mentre le Regioni volevano fissare il limite al 15 per cento. “Fino a pochi mesi fa il parametro prevalente era l’Rt, ultimamente il parametro decisivo è stato riconosciuto nell’incidenza, ovvero nel numero dei casi ogni 100mila abitanti a settimana, la modifica che facciamo in accordo con le Regioni, con cui ci siamo confrontati, è quello di considerare il parametro prevalente per il cambio di zona il tasso di ospedalizzazione“, ha spiegato Speranza. “Il governo ha accolto in parte le richieste avanzate dalla Regioni, cercando un compromesso“, ha commentato la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei. “Come Umbria abbiamo fatto presente che le regioni più piccole, avendo numeri assoluti bassi, rischiano di essere penalizzate dal calcolo per il cambio di colore”.
Tamponi a prezzo ridotto – Il Commissario straordinario, infine, definirà d’intesa con il ministro della Salute un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto.