La madre racconta la sua storia al Daily Mail: "È morta proprio per insufficienza cardiaca e cause naturali"
Ashanti Smith è morta a soli 18 anni a causa di una rara malattia nota come la sindrome di “Benjamin Button”, per la quale il suo corpo dimostrava infatti 144 anni. La sua storia arriva dal Regno Unito: la giovane, originaria del West Sussex, è deceduta il 17 luglio, dopo aver convissuto con la sindrome di Hutchinson-Gilford, meglio nota come progeria, una malattia estremamente rara che causa un invecchiamento precoce del corpo. Chi ne è affetto vede il proprio corpo affrontare ogni anno di vita come 8: in sostanza, tutte le sue cellule e i suoi organi invecchiano otto volte più rapidamente del normale, con tutte le complicazioni che ne conseguono. In Italia se ne è parlato molto grazie alla testimonianza di Sammy Basso, anche lui affetto da progeria.
È stata la madre di Ashanti, Phoebe Louise, a portare alla ribalta la vicenda nel Regno Unito: “La vita di Ashanti è stata una gioia. Anche se la progeria ha influito sulla sua mobilità, non ha influito su nient’altro – ha detto al Daily Mail ricordando la figlia -. Non ha influenzato il suo cuore, la sua forza di volontà o il modo in cui si sentiva su se stessa: si sentiva bella ogni giorno. Me ne sono assicurata ogni giorno”.
Nonostante il suo corpo fosse dimostrasse 144 anni, Ashanti aveva festeggiato lo scorso maggio i suoi 18 anni con una serata fuori insieme ai suoi amici e ai familiari: “Nonostante le sue gravi condizioni, era determinata a essere trattata come qualsiasi altra adolescente – ha raccontato ancora la madre -. L’abbiamo portata in tre pub tre settimane fa”. Nonostante il suo spirito e la sua mente fossero assolutamente brillanti, “la sua condizione ha influenzato la sua mobilità. Aveva un’anca rotta, l’artrite e le ha dato malattie cardiache e insufficienza cardiaca. È morta proprio per insufficienza cardiaca e cause naturali“.