Il nuovo decreto legge Covid che dà il via libera al green pass è in Gazzetta ufficiale e dal prossimo 6 agosto avere il certificato verde in tasca o sul proprio smartphone diventerà la condizione necessaria per una cena al chiuso al ristorante, una giornata in piscina, un allenamento in palestra, così come per andare a cinema e teatro, partecipare ad attività ed eventi. La misura doveva servire soprattutto a rianimare la campagna vaccinale, convincere gli indecisi: per ora i numeri dicono che sta funzionando. Nella giornata di venerdì in Lombardia si è passati da 28mila a 49mila prenotazioni per il vaccino in 24 ore, nel Lazio si sono prenotati in 55mila, quasi dieci volte di più. “Abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni che va da un 15% ad un 200% a seconda delle Regioni. In Friuli Venezia Giulia siamo al 6.000%“, ha dichiarato in serata il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, al Tg5.
Al momento sono circa 40 milioni i cittadini che hanno già scaricato il green pass. Per avere un certificato valido nove mesi bisogna aver effettuato almeno la prima dose del vaccino. La scelta del governo è incentivare la vaccinazione ed evitare di dover richiudere una serie di attività: con il decreto è arrivato infatti anche il cambio dei parametri, ampiamente concordato con le Regioni anche nelle percentuali, che ha consentito di non far scattare la zona gialla per Lazio, Veneto, Sicilia e Sardegna. Avanti con il green pass, dunque.
Il boom delle prenotazioni è scattato subito dopo la conferenza stampa del premier Mario Draghi, con 5mila prenotazione in due ore solo in Liguria. Grande risultato nel Lazio, con adesioni quasi decuplicate: “Sono felice che il suo annuncio abbia ottenuto grandi risultati – commenta il governatore Nicola Zingaretti – Tutti devono fare la propria parte”. Sia in Piemonte che in Campania c’è stato un raddoppio delle prenotazioni rispetto agli ultimi giorni: rispettivamente da 10 a 20mila e da 5 a 10mila. Adesione cresciuta anche in Lombardia: circa 49mila cittadini si sono prenotati per la vaccinazione sul portale di Poste Italiane e Regione. Ben 30mila in più rispetto a mercoledì 21 luglio, quando le prenotazioni furono 28.368. Aumenti quasi esponenziali anche in Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, con oltre 7mila prenotazioni. In Veneto il presidente Luca Zaia parla di “assalto alla diligenza”: in 20mila sono entrati nel portale regionale. Gli ultimi dati sono arrivati sabato mattina: raddoppiate le prenotazioni in Calabria per sottoporsi alla prima vaccinazione anti Covid, in Umbria sono passate da 962 a 2607 in dieci giorni, dal 14 luglio a ieri (quasi triplicate).
L’obiettivo ora è continuare su questa strada, spingendo sia sui giovani sia sui 4,8 milioni di over 50 che ancora sono restii a vaccinarsi, garantendo le dosi per tutti. Su questo punto, assicurano fonti di governo, non ci saranno problemi: nei frigoriferi delle Regioni ci sono 5 milioni di dosi, di cui 2,5 di Pfizer e Moderna, ed inoltre le consegne ad agosto non si discosteranno da quelle di luglio. Complessivamente dovrebbero arrivare circa 15 milioni di dosi, con un calo fisiologico attorno a Ferragosto che sarà però compensato da una serie di arrivi più consistenti tra fine agosto e inizio settembre.