La Camera ha dato il via libera al dl Recovery che così, in vista della scadenza del 30 luglio, passa al Senato per la definitiva approvazione. Il testo, su cui il governo ha anche incassato la fiducia a Montecitorio, è passato con 265 voti a favore, 14 ‘no’ e 21 astenuti tra i deputati di Fratelli d’Italia. Giovanni Vianello del Movimento 5 Stelle ha annunciato voto contrario in dissenso dal suo gruppo: “I nostri figli pagheranno i danni di questo provvedimento”, ha detto.

La misura aveva subito le ultime modifiche in sede di commissione, quando il governo era andato sotto sul dissesto idrogeologico. I deputati avevano infatti approvato un emendamento presentato dalla Lega che rende necessaria l’intesa con “il Presidente di ciascuna regione territorialmente competente” da parte del ministro per la Transizione Ecologica nella predisposizione del decreto o dei decreti attraverso cui mettere in campo “gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e i rispettivi cronoprogrammi”. Una seconda sconfitta in commissione per l’esecutivo guidato da Mario Draghi che, appena pochi giorni prima, era finito in minoranza quando era stato dato l’ok all’emendamento a firma M5s che prevede la possibilità di modifica degli obiettivi green.

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