Tra gli aspetti più chiari che emergono dalla rilettura dei testi di Indro Montanelli, pubblicati nell’albo “Indro, il 900” presentato ieri sera a Fucecchio (Fi) dal direttore de il Fatto Quotidiano e autore dell’antologia Marco Travaglio, è la capacità di andare sempre controcorrente di Montanelli: “Appena ho annunciato che usciva questo libro sono stato alluvionato di commenti di giubilo e altrettanti di insulti, si continua a discutere di lui come fosse ancora vivo, è questa la più grande dimostrazione della sua grandezza”. Per Alberto Malvolti, presidente della Fondazione che cura la casa della memoria di Montanelli a Fucecchio, “quella di Indro è una scrittura divisiva perché si contrappone spesso al senso comune, rifugge la banalità e colpisce sempre l’obiettivo, quella della sua vita è una storia controcorrente”.