Il certificato permetterà l'accesso alle sale d'attesa dei pronto soccorso e ai reparti ospedalieri per far visita ai familiari ricoverati. Lo prevede l'articolo 4, lettera b del decreto varato dal governo: nei giorni scorsi il presidente dell'associazione Salvagente Mirko Damasco aveva iniziato uno sciopero della fame sul tema
Il green pass permetterà di accedere alle sale d’attesa dei pronto soccorso e ai reparti ospedalieri per far visita ai familiari ricoverati. Lo prevede l’articolo 4, lettera b del decreto varato dal governo: la precisazione arriva da fonti del Ministero della Salute. Nei giorni scorsi, il capogruppo di Italia Viva al Senato Davide Faraone e la presidente della commissione Sanità di palazzo Madama Annamaria Parente (Pd) avevano lanciato un appello al ministro Roberto Speranza proprio su questo tema, “affinché riveda subito le regole degli accessi ai reparti ospedalieri, magari tramite green pass, per interrompere subito una modalità che aggiunge difficoltà ulteriori a chi già vive un momento di sofferenza”.
I senatori avevano rilanciato la protesta di Mirko Damasco – presidente dell’associazione Salvagente per la cultura del primo soccorso – che dal 21 luglio è in sciopero della fame per solidarietà con “genitori, figli, parenti e amici a cui è ancora impedito, o fortemente limitato, stare accanto ai propri cari ricoverati in quasi tutti i reparti, sia in quelli di degenza ordinaria (maternità compresa), che nelle rianimazioni Covid e non-Covid. È molto grave – spiegava – che nessuno si stia occupando della loro sofferenza“, eccezion fatta per insieme “molto ristretto” di strutture, tra cui l’Ospedale Cisanello di Pisa e l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, che non hanno interrotto le visite nemmeno durante il primo lockdown.