“Che cosa avrebbe dovuto dire un leader democratico di un partito di cui un membro compie un omicidio? Avrebbe dovuto innanzi tutto scusarsi, avrebbe dovuto prendere le distanze da quest’atto, avrebbe dovuto dare spazio alle indagini. Ma prima di ogni risultato, avrebbe dovuto prendere posizione contro un l’omicidio, contro l’uso delle armi. Avrebbe dovuto fare appello a un principio tanto semplice che l’abbiamo dimenticato, come tutto ciò che è alla base del vivere democratico e solidale: queste vicende non si risolvono con i colpi di pistola. La persona coinvolta era un malato. Era un pregiudicato e andava messo in sicurezza. C’è una crisi reale della sicurezza delle strade e anche per quanto riguarda l’assistenza a chi disagio e a chi ha dipendenza. Le persone non si sentono al sicuro perché vengono aggredite. Spesso le persone che aggrediscono vivono una disperazione che andrebbe affrontata. Questo si sarebbe dovuto dire. Non si sarebbe dovuto difendere un presunto assassino e il suo colpo di pistola, proteggendo immediatamente il membro di un partito, perché così fanno le bande” lo ha detto Roberto Saviano commentando i fatti di Voghera sul suo profilo Facebook.
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