Manifestazioni non autorizzate durante le quali “sono stati utilizzati simboli ormai passati che non hanno nulla a che vedere con i provvedimenti del governo”. E soprattutto “nessuna dittatura sanitaria”. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha condannato e commentato così, durante una conferenza stampa a Caserta al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, le manifestazioni “no green pass” che hanno caratterizzato diverse piazze d’Italia, da nord a sud, per protestare contro l’utilizzo del pass vaccinale per l’accesso ai locali, agli eventi e per i trasporti.
“Le manifestazioni di questo fine settimana contro il green pass non erano autorizzate e sono stati utilizzati simboli ormai passati che non hanno nulla a che vedere con i provvedimenti del governo, adottati solo per la tutela della salute – ha dichiarato la titolare dell’Interno – Le modalità sono da condannare. Più andiamo avanti con le vaccinazioni, più potremo tornare a una vita normale. Chi ritiene di non vaccinarsi fa un danno alla comunità“. E ha poi fatto appello al “senso di responsabilità che deve prevalere. La libertà di ognuno è legata anche al principio di legalità che deve essere tenuto presente anche quando si fa una manifestazione. Stiamo attenzionando la situazione in tutta Italia con le forze di polizia”. Il riferimento ai “simboli ormai passati” si collega alle Stelle di David apparse in alcune piazze nel tentativo di mettere a confronto la situazione degli ebrei durante il nazifascismo e quella delle persone contrarie alla vaccinazione contro il Covid-19.
La ministra ha poi continuato il proprio intervento sostenendo che “la vaccinazione significa essere sicuri per se stessi e dare sicurezza agli altri. La vera libertà è questo, non la libertà di non vaccinarsi. La libertà di ognuno è collegata ai principi di legalità che devono essere tenuti presenti. La vera libertà è quella di tutelare e aiutare anche gli altri nella tutela della salute pubblica. Non bisogna pensare solo per sé, ma si deve pensare per tutti”. E a chi le chiede se sia preoccupata per la situazione nel Paese relativa alla campagna d’immunizzazione risponde: “Preoccupata? Non vorrei parlare di preoccupazione perché credo che il senso di responsabilità degli italiani debba prevalere. Tutto quello che il Governo sta mettendo in campo è solo per la tutela della salute pubblica, per limitare la diffusione della malattia e renderci tutti più liberi”.