Dopo il sostegno arrivato dai magistrati di mezza Italia per il pm di Milano, per il quale il pg della Cassazione Giovanni Salvi ha chiesto al Csm il trasferimento cautelare d’urgenza e il cambio di funzioni, sul caso si esprime formalmente anche l'Anm del capoluolo lombardo. La giunta milanese del sindacato delle toghe ha scritto una nota per respingere "ogni strumentalizzazione di una vicenda così delicata e complessa", in merito al caso che sta investendo la Procura
“Non possiamo che predicare il rispetto delle forme del procedimento e ribadire la fiducia negli organi dell’autogoverno. Tuttavia, dobbiamo farci carico del disagio espresso da una parte rilevante di colleghi del distretto per una vicenda grave e articolata”. Dopo il sostegno arrivato dai magistrati di mezza Italia per il pm di Milano Paolo Storari, per il quale il pg della Cassazione Giovanni Salvi ha chiesto al Csm il trasferimento cautelare d’urgenza e il cambio di funzioni per il caso dei verbali di Piero Amara, sul caso si esprime formalmente anche l’Anm del capoluolo lombardo. La giunta milanese del sindacato delle toghe ha scritto una nota per respingere “ogni strumentalizzazione di una vicenda così delicata e complessa”, in merito al caso che sta investendo la Procura di Milano, dove tra l’altro quasi tutti i pm e molti giudici hanno espresso solidarietà a Storiari.
“E’ nota, per essere stata diffusa sugli organi di stampa, la lettera firmata da numerosi colleghi del distretto i quali, pur escludendo qualsiasi valutazione di merito, hanno ritenuto di rappresentare che non si sentono ‘turbati‘ dalla presenza del collega Storari nell’ufficio di Procura di Milano. Come Anm Milano non possiamo che predicare il rispetto delle forme del procedimento e ribadire la fiducia negli organi dell’autogoverno. Tuttavia, dobbiamo farci carico del disagio espresso da una parte rilevante di colleghi del distretto per una vicenda grave e articolata, da tempo nota. Per questo confidiamo – si legge nella nota – in un completo e tempestivo accertamento di tutti i fatti e respingiamo fermamente ogni strumentalizzazione di una vicenda così delicata e complessa da parte di chiunque intenda cogliere l’occasione per tentare per l’ennesima volta di delegittimare uno degli uffici giudiziari più impegnati ed esposti del Paese”.
Ieri al Csm sono iniziate le audizioni sulla vicenda Eni Nigeria e il terremoto interno all’ufficio giudiziario di Milano. Audizioni che continueranno ancora oggi mentre da tutta Italia si moltiplicano le firme alla lettera-appello sottoscritta da 78 magistrati (compresa quasi tutta la procura di Milano, visto che hanno firmato 59 pm su 64) in sostegno dello stesso Storari. A promuovere la manifestazione di solidarietà a Storari il procuratore aggiunto e capo dell’antiterrorismo Alberto Nobili insieme ad altri tre degli otto “vice” del procuratore capo Francesco Greco.