“Se avessi saputo, non sarei venuto“. A parlare così è il professor Massimo Galli e siamo nella trasmissione di Rete4 Controcorrente. A un certo punto arrivano in successione una serie di dichiarazioni di medici, virologi, infettivologi, modello ‘squadra di calcio”: da Bassetti a Zangrillo, da Capua a Crisanti. Ed è qui che Galli perde la pazienza. Dopo aver premesso di non fare l’ospite “per gloria o per denaro” e di respingere “9 richieste su 10”, si infuria: “Premetto che da zero a 100 questa cosa mi piace -2… Avessi ben capito che c’era questo, non sarei venuto. La comunicazione generale ha contribuito molto alla confusione, mettendo sullo stesso piano posizioni scientifiche che hanno contenuti diverse. Avete mostrato colleghi che ne hanno dette di tutti i colori: io credo di essere rimasto coerente rispetto ai dati”, ha detto il responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. La conduttrice Veronica Gentili ribatte: “Non miriamo a ghettizzare gli scienziati, dopo un anno e mezzo in cui ha partecipato alle nostre trasmissione credo che lei lo sappia meglio di chiunque altro”. Ma Galli incalza: “Domani c’è l’anniversario di un non fausto evento. Il 27 luglio dell’anno scorso al Senato ci fu una riunione con alcuni illustri politici e diverse figure di ambito sanitario e scientifico: vennero affermate cose relative alla terza ondata e alla morte clinica della malattia. Ci sono stati 92mila morti da settembre a oggi, facciamola finita con i paragoni tra gli scienziati. Ci sono quelli che hanno detto cose che si sono avverate e ci sono quelli che hanno detto altro”, afferma Galli.