L'iniziativa partirà il 27 settembre. Previste 360 ore di formazione e tre moduli per aggiornare le competenze di Rup e personale di enti appaltanti, centrali di committenza e provveditorati. Giovannini: "La qualificazione delle stazioni appaltanti è un fattore ineludibile dato che l’Europa ha indicato tempi certi entro cui realizzare i progetti finanziati dal Next Generation Eu"
Tre corsi per formare i nuovi tecnici che dovranno lavorare con la nuova normativa sugli appalti prevista per le opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). E’ l’obiettivo della “Pnrr Academy”, il piano di formazione per l’aggiornamento professionale promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) per agevolare l’attuazione del Pnrr promuovendo la qualificazione delle stazioni appaltanti. L’iniziativa partirà il 27 settembre. Il 30 luglio intanto verrà pubblicato un bando per selezionare “120 nuovi ingegneri” con cui potenziare le fila del Mims, come annunciato dal titolare Enrico Giovannini.
L’obiettivo è trasmettere ai professionisti in materia di appalti le competenze necessarie per la progettazione di opere pubbliche sostenibili attraverso l’impiego di metodologie digitali, imparando a rendere i cantieri più moderni e sicuri grazie al riutilizzo dei materiali. In particolare, “Pnrr Academy” guarda non solo alla figura del Responsabile unico del procedimento (Rup) che segue i processi amministrativi per l’affidamento degli appalti, ma anche al personale degli enti appaltanti, delle centrali di committenza e dei provveditorati alle opere pubbliche.
“La qualificazione delle stazioni appaltanti è un fattore ineludibile dato che l’Europa ha indicato tempi certi entro cui realizzare i progetti finanziati dal Next Generation Eu” ha ricordato il ministro Enrico Giovannini. L’offerta formativa della “Pnrr Academy” comprende 360 ore di webinar tematici e specialistici, divise in tre moduli. Il primo si rivolge ai Rup e al personale degli appaltanti nazionali, regionali e locali; il secondo ai Rup e al personale dei soggetti aggregatori, delle centrali di committenza e dei provveditorati alle opere pubbliche; il terzo al personale delle amministrazioni impegnate nelle attività di ricostruzione post sisma del 2016.
“L’Italia – continua il ministro – ha non solo grandi stazioni appaltanti, come Ferrovie e Anas, ma anche una rete diffusa di stazioni di medie dimensioni che deve essere rafforzata”. Da qui l’intento di “Pnrr Academy” di rivolgersi a un bacino potenziale di 60mila persone, per creare innovazione e competenze al passo coi tempi. Il percorso è stato realizzato attraverso una convenzione tra il Mims, Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA) e Fondazione Anci iFEEL. Anche il presidente Anci Antonio Decaro si è detto entusiasta dell’iniziativa: “Rappresenta un’occasione straordinaria per accrescere le competenze dei dipendenti pubblici a tutti i livelli” ha commentato durante la presentazione di “Pnrr Academy” “gli appalti saranno più complicati e avranno bisogno di un’accelerazione per poter spendere nei tempi previsti dal Pnrr le risorse che arriveranno”.