In Germania “è iniziata la quarta ondata” della pandemia di coronavirus e al momento i vaccini da soli “non sono sufficienti per tenerla sotto controllo“, ma servono ancora le restrizioni come il distanziamento sociale e la riduzione della mobilità. Sono le parole contenute in un documento firmato dal Robert Koch Institut, l’istituto di salute pubblica tedesco, e presentato lunedì dal presidente Lothar Wieler in una video-conferenza con il capo dell’ufficio della cancelliera, Helge Braun, e i vertici dei 16 Länder. Il governo tedesco si interroga su come cambiare la sua strategia nella lotta al Covid: il prossimo 10 agosto si terrà la prossima conferenza tra la cancelliera Angela Merkel e i ministri-presidenti dei Länder per decidere le nuove misure.
In Germania l’incidenza del virus sta aumentando da tre settimane – ora è a 15 – e la quota di ospedalizzazioni sta salendo da 14 giorni. “L’incidenza è ancora il fattore più indicativo sulla dinamica dei contagi”, è scritto nel documento del Rki, anticipato dalla Bild. Una indicazione in netto contrasto con l’orientamento dei Länder e con quanto anticipato dal ministro della Salute, Jens Spahn, che l’11 luglio su Twitter aveva scritto: “L’incidenza sta diventando sempre meno significativa, ora abbiamo bisogno di informazioni ancora più dettagliate sulla situazione negli ospedali”. La politica è orientata verso una scelta simile a quella italiana: con l’ultimo decreto del governo Draghi, infatti, il tasso di ospedalizzazione è diventato il parametro fondamentale per determinare il passaggio di una Regione da un colore all’altro.
“Un alto numero di vaccinati non è sufficiente a tenere sotto controllo la quarta ondata”, ma serve distanziamento sociale e riduzione della mobilità, ha detto però Wieler nel corso della video-conferenza. In altre parole, sono necessarie ulteriori “misure di protezione di base” per ridurre la curva e far sì che il numero di pazienti negli ospedali non diventi troppo alto.