La decisione, annunciata attraverso un tweet, è stata presa dal Comitato per il patrimonio mondiale dell'agenzia culturale delle Nazioni Unite, in corso a Fuzhou (Cina). È il terzo sito italiano iscritto nel 2021. Il sindaco Merola: "Grande onore e grande responsabilità"
I portici di Bologna sono stati iscritti nell’elenco di beni patrimonio dell’umanità (World heritage list) dell’Unesco, diventando il 58esimo sito italiano a ottenere questo riconoscimento. Lo ha deciso il Comitato per il patrimonio mondiale dell’agenzia culturale delle Nazioni Unite in corso a Fuzhou (Cina), e la notizia è stata annunciata dalla stessa agenzia attraverso un tweet. “Ancora una bella giornata per il patrimonio culturale nazionale”, commenta il ministro della Cultura Dario Francschini. “Con l’iscrizione dei portici di Bologna nella lista del patrimonio mondiale, dopo quella avvenuta sabato per Padova Urbs Picta e Montecatini città termale europea, sono tre i nuovi siti italiani riconosciuti dall’Unesco nel 2021. Si tratta di un risultato straordinario, frutto di una intensa e costante azione di diplomazia culturale e della stretta collaborazione tra Governo, enti locali e associazioni. Una bella notizia alla vigilia del G20 Cultura che l’Italia si appresta ad ospitare per la prima volta”.
???? BREAKING!
The Porticoes of Bologna, #Italy????????, just inscribed on the @UNESCO #WorldHeritage List! Bravo!????
ℹ️ https://t.co/X7SWIos7D9 #44WHC pic.twitter.com/P2twFyINUa
— UNESCO ????️ #Education #Sciences #Culture ???????????? (@UNESCO) July 28, 2021
Il Comitato di Fuzhou ha riconosciuto il “valore mondiale eccezionale del sito quale straordinario esempio di spazio privato ad uso pubblico, rappresentativo del sistema urbano di percorsi coperti che definisce l’identità urbana della città di Bologna, contribuendo al senso del luogo e alle dinamiche sociali. Attraverso una selezione delle più rappresentative aree cittadine porticate, con la candidatura si è inteso offrire una sintesi di questa particolarissima forma di spazio pubblico e privato aa un tempo che, a partire dall’obbligo per la sua costruzione definito dagli Statuti Comunali del 1288, nel corso dei secoli e fino ai giorni nostri si è sviluppato in numerose varianti ed esteso fino coprire 62 chilometri di portici”.
“Un’immensa soddisfazione e un grande riconoscimento che ci rende felici – commenta il sindaco del capoluogo emiliano Virginio Merola – è il raggiungimento di un obiettivo perseguito da tempo e il riconoscimento del grande lavoro di questi anni, portato avanti dalla vicesindaca Valentina Orioli e da tutta la struttura che ha dedicato a questa causa passione, competenza e capacità di relazione. Un grande ringraziamento al ministero della Cultura, al ministro Dario Franceschini e alla sottosegretaria Lucia Borgonzoni, al ministero degli Esteri e all’Ambasciatore d’Italia presso l’Unesco Massimo Riccardo. Questo titolo rappresenta un grande onore e una grande responsabilità per Bologna, ne saremo all’altezza”.